MESTRE - Torna a far discutere Marino Occhipinti, l'ex poliziotto condannato all'ergastolo per l'omicidio della guardia giurata Carlo Beccari nell'assalto a un portavalori alla Coop di Casalecchio di Reno (Bologna), nella scia di sangue sparsa tra Emilia-Romagna e Marche dalla Banda della Uno Bianca a cavallo tra gli anni '80 e '90. Dopo le critiche per la sua vacanza in un lussuoso hotel, Occhipinti, in semilibertà al carcere Due Palazzi di Padova, ripiomba nella bufera per la sua attività «di tutto prestigio e responsabilità» all'ospedale dell'Angelo di Mestre.
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In una lettera inviata a ministro, prefetto e direttore generale dell'Ulss 3, Luigi Corò, presidente del Comitato Marco Polo a difesa del cittadino, sottolinea che Occhipinti sarebbe «responsabile del personale della Cooperativa Giotto la quale ha in gestione il callcenter, infopoint, centro prenotazioni e portineria».
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