RIVIERA DEL BRENTA - Tre o quattro minuti di furia degli elementi, devastanti. Un tornado ha attraversato e flagellato ieri la Riviera del Brenta ribaltando auto e scoperchiando tetti. Il "day after" di quello che è stato uno degli episodi più tragici nella storia recente della Riviera del Brenta, i paesi ricominciano la lunga strada verso la normalità. Lo raccontano da Mira dove la spaventosa tromba d'aria ha gravemente danneggiato la zona di Porto Menai al confine col comune di Dolo e l'area artigianale. Il maltempo, dopo aver raso al suolo ville e case nella sponda nord del Naviglio Brenta, ha attraversato il canale e superato perpendicolarmente prima la strada «bassa», poi la seriola veneta ed è entrata nel territorio di Mira.
«In tutto, solo nell'area di Porto Menai - spiegano in Comune - gli edifici interessati da rilevanti danni sono circa una cinquantina». La quantificazione dei danni, ancora approssimativa in questo momento parla di circa 5 milioni nella sola area di Porto Menai, mentre per l'area artigianale non vi è ancora una stima a disposizione, ma le prime ipotesi non si allontanano dalla stessa cifra. Ingenti anche i danni alle linee elettriche e all'illuminazione pubblica. Nella giornata di oggi il Comune ha consegnato i moduli per avere stime più precise sui danni: «Con la Regione - dice il sindaco grillino Alvise Maniero - stiamo lavorando per stimare i danni». Nel frattempo la solidarietà si è già mossa.
Altri 10 milioni sono i danni stimati per l'agricoltura: la conta sarebbe ben superiore al momento ai 50 milioni di euro.
Maltempo anche nell'Alta Padovana
Di certo però le immagini che si sono presentate ieri ai soccorritori - in particolare a Cazzago di Pianiga, Mira, Dolo e Sambruson - lasciano intendere che i danni alle persone avrebbero potuto essere ancora peggiori.
Dolo il giorno dopo
Particolarmente colpita la zona del centro di Cazzago, in comune di Pianiga, dove in pochi minuti si è scatenato l'inferno: un vero e proprio tornado ha seminato il panico tra gli abitanti, serpeggiando tra gli edifici della frazione, mentre un tappeto di ghiaccio formato dai chicchi di grandine ha letteralmente invaso le strade.
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