Anche la moda ha un cuore? Citazioni di cuore non è solo il titolo di una collezione che volutamente riprende come capitoli di una vita stilistica i motivi, i temi, gli accostamenti, i segreti di una lavorazione incredibilmente inedita che hanno accompagnato l'iter di Angelo Marani, ma è un compendio d'amore voluto dalla figlia Giulia che alla morte del padre avvenuta recentemente ha assunto le redini del brand creato dall' emiliano di fuoco che ha dato alla moda la sua verve tutta particolaare, un look riconoscibilissimo , oggi interpretato da Giulia (stilista che aveva già all'attivo un successo personale) per una collezione iniziata da Angelo e completata da questa figlia amorosissima per dare di lui il ricordo che Angelo avrebbe voluto: nente malinconie, niente tristezza per questa collezione tutta Marani che nel finale ha fatto sfilare superbe casacche di velluto e georgette in patch-work a lettere scomposte che riunite insieme consentono di leggere un saluto: Angelo Marani forever. Standing ovation sulle note della marcia felliniana che basta da sola a disegnare il carattere di uno stilista che resta nel cuore della moda certamente come persona da non dimenticare ma soprattutto come artista che ha lasciato i suggerimenti più importanti perchè la sua griffe - che procederà sicura a gestione familiare - continui a raccontarci la moda, complice una tavolozza di colori ineguaglabile .
La fashion week ha preso il via a Milano per scrivere - dopo le presentazioni recenti di New York e di Londra - e prima delle conclusioni che suggerirà Parigi - il diktat della moda per il prossimo autunno-inverno 2017-2018: una stagione che in tema di eleganza sembra confermare qualche incertezza ma che in generale non smentisce un look che disegna una donna tutta al femminile con dettagli e linee carpite - ma con discrezione - al guardaroba maschile.
In programma qui a Milano, fino al 28 febbraio, 73 sfilate, 98 presentazioni, 16 esposizioni al Fashion Hub Market, presentazioni su appuntamento, eventi. Un totale di 108 collezioni, senza contare meeting improvvisati .
In prima giornata la collezione di Francesco Scognamiglio, attento alla verità che la moda dovrebbe interpretare visto che un abito veste soprattutto un carattere. In passerella hanno sfilato la diversamente donna/uomo di Gucci, il verbo di Fausto Puglisi che si conferma ancorato a un pret-à-porter giocato su temi di alta moda, le proposte di matrice sportiva targate Fay, la collezione giovane per disincanto firmata da Cristiano Burani, la Venezia di Alberta Ferretti che gioca sulla simbologia più tradizionale.
© riproduzione riservata
La fashion week ha preso il via a Milano per scrivere - dopo le presentazioni recenti di New York e di Londra - e prima delle conclusioni che suggerirà Parigi - il diktat della moda per il prossimo autunno-inverno 2017-2018: una stagione che in tema di eleganza sembra confermare qualche incertezza ma che in generale non smentisce un look che disegna una donna tutta al femminile con dettagli e linee carpite - ma con discrezione - al guardaroba maschile.
In programma qui a Milano, fino al 28 febbraio, 73 sfilate, 98 presentazioni, 16 esposizioni al Fashion Hub Market, presentazioni su appuntamento, eventi. Un totale di 108 collezioni, senza contare meeting improvvisati .
In prima giornata la collezione di Francesco Scognamiglio, attento alla verità che la moda dovrebbe interpretare visto che un abito veste soprattutto un carattere. In passerella hanno sfilato la diversamente donna/uomo di Gucci, il verbo di Fausto Puglisi che si conferma ancorato a un pret-à-porter giocato su temi di alta moda, le proposte di matrice sportiva targate Fay, la collezione giovane per disincanto firmata da Cristiano Burani, la Venezia di Alberta Ferretti che gioca sulla simbologia più tradizionale.
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