Meningite, grave un'altra insegnante

Domenica 12 Febbraio 2017
Meningite, grave un'altra insegnante
Nuovo caso di meningite. È il quinto nel giro di un mese nella Marca. E adesso torna la paura che possano esplodere dei focolai epidemici. Questa volta è stata colpita una professoressa di 43 anni che insegna in sette classi dell'istituto Rosselli, scuola professionale di Castelfranco nel settore del turismo, pubblicità e grafica. Venerdì sera, alle 19, è arrivata al pronto soccorso in condizioni già critiche con febbre alta, mal di testa e nausea. Immediato il sospetto di meningite. Dopo tre ore i laboratori della Microbiologia di Treviso hanno dato la terribile conferma: meningite da meningococco di tipo C. La più aggressiva in assoluto. La donna è stata ricoverata in Terapia intensiva dove ha iniziato la cura antibiotica. Le sue condizioni sono serie. La prognosi riservata. Ieri sono state avviate le azioni per proteggere chi è entrato in stretto contatto con lei. Fatte tutte le valutazioni del caso, il dipartimento di prevenzione dell'Usl della Marca ha sottoposto a profilassi antibiotica i familiari della donna e gli studenti di una sola classe dell'istituto dove insegna, subito contattati singolarmente.
«Non c'è ragione per allarmarsi predica calma Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl sottoporre a profilassi l'intera classe è stato addirittura esagerato. Ma abbiamo voluto procedere con la massima prudenza». Fatto sta che i prossimi dieci giorni verranno vissuti con il fiato sospeso. Tanto dura il periodo di incubazione di eventuali nuovi casi collegati a questo. Solo alla fine della settimana prossima, in assenza di altre diagnosi simili, si potrà definitivamente escludere l'epidemia. Ieri la scuola non ha vissuto una giornata facile. Dopo una riunione con i medici dell'ufficio Igiene, il preside Enrico Ghion ha informato dell'accaduto le professoresse che insegnano nelle stesse classi della 43enne. Nel pomeriggio, dalle 15 alle 18, nella sede del Rosselli è stato attivato uno servizio informativo: i medici dell'Usl, insieme al dirigente, hanno ricevuto i genitori per dare indicazioni sulle procedure da seguire al fine di prevenire ogni rischio. Un modo per far rientrare la situazione di panico che si era scatenata nella mattinata. L'allerta generale aveva infatti già spinto alcune persone che temevano di essere state contagiate a correre dal medico di base e in ospedale per avere informazioni.
«Con l'Usl, abbiamo individuato le persone che possono aver avuto un contatto diretto con l'insegnante spiega il preside il campo è molto ristretto». «Per scrupolo aggiunge abbiamo contattato tutti i medici di base, anche quelli degli studenti che non rientrano nell'area dell'ex Usl 8». Con quest'ultimo, salgono a cinque i casi di meningite diagnosticati nella Marca in poco più di un mese (due da meningococco di tipo C e tre da pneumococco). Con un decesso: il 31 gennaio Alessio Dal Col, 18enne di San Pietro di Feletto, è morto nell'ospedale di Conegliano per un'infezione da pneumococco. «Siamo sotto la media dei 10 casi all'anno conclude Benazzi in linea con l'andamento normale. Non c'è motivo di preoccuparsi».
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