Alberghi pieni a Udine e Trieste

Lunedì 27 Febbraio 2017
La bellezza del territorio e i grandi eventi capaci di attrarre anche una fetta di presenze straniere fanno segnare un segno più agli alberghi del Friuli Venezia Giulia.
Il 2016 (vedi grafico) si è chiuso con occupazione camere e prezzo medio in crescita e secondo il bilancio consuntivo dell'Italia Hotel Monitor elaborato da Trademark Italia, tra le 45 città analizzate l'occupazione delle camere è stata in crescita addirittura in 40 città, superando in alcuni casi il muro del 60% e tra queste figurano anche Udine con il 61,1% e Trieste con il 63,6%.
Il capoluogo friulano viene segnalato tra le quattro città con una crescita superiore al 3% rispetto all'anno precedente. Udine, infatti, ha chiuso il 2016 con un +4% mentre Trieste si è fermata a +1,7%. Secondo gli operatori aderenti all'Italian Hotel Monitor, il 2017 avrebbe visto un'ulteriore leggera crescita in linea con il trend dell'ultimo biennio, crescita trainata dalle proposte di arte e cultura delle città e dagli eventi di rilievo, in grado di attirare quote crescenti di turismo internazionale.
Ad inizio anno le previsioni sembrano dare ragione agli operatori e il primo mese del 2017 ha visto gli hotel crescere sia in termini di occupazione camere che di prezzo medio giornaliero. Se non sorprende che a guidare la graduatoria sia Milano, unica città a superare la quota del 70% di stanze occupate, la novità, almeno per il Fvg, è l'ingresso di Trieste nella top ten con il 52,3% e un +2,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Un ottimo risultato, se si pensa che solo 14 città tra quelle monitorate in tutta Italia superano la soglia del 50% di occupazione. Se la cava bene anche Udine che con camere occupate al 49,8%, pertanto sfiora la soglia del 50% e segna comunque un +2,6% rispetto a gennaio 2016.
Le due città capoluogo del Friuli Venezia Giulia vanno però controtendenza sul fronte dei prezzi medi per gli alberghi Upscale (4 stelle), che a livello nazionale registrano un prezzo medio di 101,05 euro (+2,2%). Pur evitando paragoni con Venezia che si conferma al vertice in termini di prezzo medio, con 139,46 euro a notte (+2,6% rispetto allo stesso mese del 2016), a gennaio 2017 Udine si ferma a 84,86 euro a fronte degli 89,48 euro di tutto il 2016 e altrettanto fanno gli hotel del capoluogo giuliano con 86,41 euro a fronte di un consolidato 2016 pari a 90,60 euro.
Anche in montagna, nonostante la scarsità di neve, i numeri sono abbastanza rassicuranti: «C'è molto turismo dall'Est e anche qualche russo che solitamente in questa stagione non si vede afferma Paola Schneider, presidente di Federalberghi regionale ma sono un po' meno gli italiani, sebbene stia andando abbastanza bene. Certo, le piccole stazioni sono un po' in sofferenza. Ci sono state diverse disdette a dicembre su gennaio, ma poi abbiamo recuperato anche con l'applicazione degli sconti». Secondo Schneider «le presenze ci sono ma nel cassetto degli albergatori non rimane molto». Per ora«siamo in linea con i numeri della passata stagione conclude anche se si fa fatica quando alla fine si fa il conto di quello che rimane».
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