La cimice asiatica ha resistito al gelo e infesta le case

Lunedì 27 Febbraio 2017
UDINE - (p.d.) Nel cuore dell'inverno, quando le temperature in Friuli si erano fatte rigide, le sgradite cimici asiatiche erano praticamente scomparse dalla circolazione, tanto che qualcuno cominciava a sperare che il gelo fosse riuscito a debellarle. Ingenui: pare che resistano fino a quasi venti gradi sotto zero, rintanandosi in ogni minima fessura per ripararsi. Con i primi tepori che annunciano la primavera sono le puzzole, così chiamate per l'odore sgradevole che secernono per difendersi, sono ricomparse in grande stile. Si preparano a fare il viaggio a ritroso, stavolta dalle abitazioni o dai magazzini dove hanno svernato alle campagne e ai frutteti dove sono temutissime per i danni che sono in grado di fare. Con l'inizio della primavera, a marzo, l'Ersa riprenderà il monitoraggio della cimice sul campo. Trattamenti davvero risolutivi in grado di tenerle sotto controllo al momento non sono ancora stati individuati, anche se sono allo studio e sono stati utilizzati i più promettenti mezzi di difesa, soprattutto per le coltivazioni e i frutteti a rischio. Con il tempo sarà l'ambiente naturale a riportare in equilibrio le cimici asiatiche, con l'affermarsi di antagonisti naturali, ma anche per questa stagione, anche alla luce delle esperienze di regioni interessate prima della nostra dalla loro comparsa, c'è purtroppo da attendersi una presenza consistente e si teme un'ulteriore espansione sul territorio. Qualcosa di perfettamente prevedibile per chi studia la questione, ma di dannatamente fastidioso per le persone che rischiano di veder finire anche nel piatto o nel vino le svolazzanti creature che, per fortuna, almeno, non pungono.

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