«Legge elettorale, rispetto per le lingue minoritarie»

Domenica 22 Gennaio 2017
UDINE - «Si riveda l'Italicum senza discriminare la comunità friulana. I friulani se l'aspettano». È l'appello che il presidente della Comunità linguistica friulana Diego Navarria, voce dei cento e uno Comuni aderenti, lancia alle forze politiche perché all'atto della revisione della legge elettorale nazionale «si metta in atto un'azione per dare rappresentanza alle minoranze».
Una rappresentanza, ricorda Navarria, che «l'Italicum ci aveva sottratto, creando una discriminazione rispetto ad altre minoranze linguistiche». Tutti i rappresentanti del territorio in Parlamento e in Regione «non perdano di vista l'esigenza di dare a questa regione una rappresentanza che rispecchi tutte le sue componenti», afferma Navarria, che il 4 febbraio riunirà in assemblea i 101 Comuni.
L'Italicum, sulla cui costituzionalità è atteso il pronunciamento della Consulta per martedì, «spacchettava» i 175 Comuni friulanofoni della regione «in due assurdi collegi», mentre in regioni come Trentino-Alto Adige e Valle d'Aosta «la tutela delle minoranze linguistiche è pienamente garantita dalla presenza di collegi uninominali sapientemente costruiti». La Consulta, conclude il presidente dell'Assemblea, con sentenza 215 del 18 luglio 2013 ha precisato che «non è ammessa discriminazione tra le 12 minoranze linguistiche».
A.L.
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