«Mamma e papà dove sono?»

Domenica 22 Gennaio 2017
«Mamma e papà dove sono?»
«Mamma e papà dove sono?». Il miracolo di nove vite salvate del grande bianco non cancella il dolore per le famiglie spezzate, bimbi che non rivedranno più la loro madre, mariti che non sanno se potranno riabbracciare la propria moglie, fratelli che si sono salvati ma sono oppressi dall'ansia per la sorella che non è stata trovata. E' un intreccio di dolore e distacchi questa ingiusta e confusa lotteria della slavina dell'hotel Rigopiano.
IL FIGLIO PIÙ PICCOLO - Venerdì, alle 19, era difficile vincere la commozione quanto i soccorritori hanno estratto dal buco di ghiaccio Edoardo Di Carlo, 10 anni. «Senza mamma e papà non vengo» ha detto il bimbo. Lo hanno rassicurato, è stato portato e coccolato all'ospedale di Pescara, dove ad accoglierlo c'erano le zie e i fratelli più grandi, Riccardo e Piergiovanni, 17 e 19 anni, che avevano rinunciato alla vacanza nel resort con i genitori. Edoardo continua a chiedere dei genitori, gli psicologi consigliano di non fargli ricordare le quarantotto ore trascorse nella trappola di neve. Poi ecco nel pomeriggio di ieri la conferma di quanto molti temevano (nessuno per ora lo dirà ad Edoardo): la mamma, Nadia Acconciamessa, 48 anni, è morta, il suo cadavere è stato recuperato. Resta disperso il marito Sebastiano Di Carlo, coetaneo. La famiglia, proprietaria di un ristorante, è di Loreto Aprutino, a poche decine di chilometri dall'hotel.
REGALO DI COMPLEANNO - C'è un altro bambino che sta aspettando i genitori: è Samuel Di Michelangelo, 7 anni. Anche lui è tra i piccoli che si erano rifugiati nella sala biliardi e che sono stati salvati giovedì pomeriggio. I genitori compaiono ancora nella lista dei dispersi: sono Domenico, 40, poliziotto del commissariato di Osimo, e Marina Serratocco, 36, titolare di un negozio. Lui, pochi minuti dopo il salvataggio, ha detto «mamma e papà erano con me», ma forse era solo. Familiari e medici provano a distrarlo, parlano di sport, Samuel è un grande tifoso della Juventus. Il bimbo chiede hamburger con ketchup e gioca con le figurine, ma chiede sempre dei genitori. Le giornate sulla neve nel resort sul Gran Sasso erano un regalo per Samuel che ha compiuto gli anni il 12 gennaio. «I bambini hanno superato l'ipotermia, ma sono psicologicamente provati» spiegano all'ospedale di Pescara. Ma la parte più difficile deve ancora arrivare, quella in cui sarà impossibile rinviare le risposte alle domande.
L'INFERMIERA DEL GEMELLI - Alessandra ha 5 anni e abita a Mentana, cittadina della provincia di Roma. È rimasta con i nonni, i genitori si erano presi pochi giorni di vacanza. Presto potrà abbracciare il papà, Giampaolo Matrone, 33 anni, originario di Monterotondo e titolare di una pasticceria, che è tra i quattro salvati ieri mattina e ieri è stato operato a un braccio. Ma per la madre, Valentina Cicioni, 32 anni, bisogna ancora affidarsi alla speranza e alle ricerche instancabili dei soccorritori. «Noi ci crediamo ancora, qui siamo tutti in ansia, perché siamo molto legati a lei, e non solo per il suo grande impegno in ospedale» sussurra Maurizio Zega, coordinatore del personale infermieristico del Policlinico Gemelli di Roma. Lì da otto anni lavora come infermiera prima, come strumentista del blocco operatorio, dopo avere conseguito un master di primo livello.
LA SORELLA - Fabio Salzetta è il manutentore dell'hotel, uno dei due sopravvissuti perché non stava all'interno della struttura. «Mia sorella Linda è ancora dispersa, sto aspettando che la trovino. Lunedì è il suo compleanno».
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