Si cerca di far luce sulle accuse di adescamento di minori a fini sessuali

Domenica 22 Gennaio 2017
A filmare le orge nella canonica della chiesa di San Lazzaro a Padova non c'era solo Andrea Contin. Gli inquirenti hanno scoperto un secondo prete regista, un sacerdote appassionato ed esperto di fotografia, che avrebbe ripreso gli incontri sessuali di gruppo organizzati dall'ex parroco indagato per favoreggiamento della prostituzione e violenza privata. I carabinieri vogliono ascoltare al più presto il secondo prete coinvolto nello scandalo che ha travolto la curia padovana, perchè la sua deposizione potrebbe essere fondamentale per le indagini. Al momento non sarebbe stato iscritto nel registro degli indagati, ma si tratterebbe solo di una persona informata sui fatti. Gli inquirenti, in questi giorni, hanno poi portato alla luce i soprannomi utilizzati da don Contin sui siti come bakeca.it, annunci69.it e scambiomoglie.it, per gli incontri a luci rosse e i filmini hard. Il sacerdote si nascondeva dietro a pseudonimi come sole nero e sale e pepe. E poi c'è quella inquietante rivelazione messa nero su bianco sulle cinque pagine di denuncia, presentate dall'ex amante del don il 6 dicembre scorso ai carabinieri. «...Don Contin iniziò a chiedermi di andare dietro la canonica per attirare i ragazzi che giocavano nel campo di calcio, e una volta adescati, mi costringeva ad avere rapporti sessuali con loro vicino al garage. Lui, nascosto, mi filmava e mi fotografava per poi farmi vedere i video...». Una notizia che ha sconvolto ancora di più la tranquilla comunità di San Lazzaro. Alcuni genitori hanno dichiarato: «Ci siamo rivolti con le dovute cautele ai nostri figli, chiedendo se si sono sempre trovati bene, se nelle gite e nelle riunioni parrocchiali sia mai successo qualcosa di particolare, e abbiamo ricevuto risposte rassicuranti». Intanto don Andrea Contin, dall'eremo in Trentino dov'è ospitato insieme ad altri sacerdoti che hanno commesso peccati sessuali, scrive messaggi agli anziani di Casetta Michelino, il centro diurno da lui avviato e di cui è stato presidente fino al 21 dicembre giorno in cui i carabinieri hanno perquisito la canonica di San Lazzaro. «Pregate per me. Ne ho bisogno, molto bisogno» sono gli sms che il prete ha fatto recapitare ai suoi anziani. La comunità cristiana di Rovolon, comune dei colli Euganei, si è invece stretta attorno a don Roberto Cavazzana parroco della chiesa di Carbonara finito nello scandalo a luci rosse per aver partecipato anche lui alle orge organizzate da don Contin. Nel bollettino parrocchiale si legge «In questo momento di sofferenza per la nostra diocesi e in particolare per la nostra unità pastorale ricordiamo l'amore, il bene donato, la solidarietà offerta...Preghiamo per coloro che stanno vivendo un periodo di crisi, in particolare per don Roberto, che sta attraversando un momento difficile. Fa o Signore, che arrivi il tuo messaggio di speranza, il tuo conforto, affinchè possa risollevarsi per continuare a testimoniare la tua parola». E del resto in questi giorni è stata anche lanciata una petizione online nel sito change.org in favore del parroco: «Abbiamo perdonato don Roberto. Lo rivogliamo con noi!». Al momento sono state raccolte oltre 250 firme. Ma le indagini degli inquirenti proseguono a 360 gradi. L'obiettivo è capire dove il don si procurava tanto denaro per fare la bella vita.
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