Seggi aperti dalle 7 alle 23: poi subito lo spoglio

Domenica 4 Dicembre 2016
Un sì un no per approvare o bocciare la riforma costituzionale. Dopo mesi di accesa campagna pro o contro, sono 662.159 i trevigiani chiamati oggi al voto per il referendum confermativo sulle modifiche alla legge fondamentale dello Stato. Dai 62.612 del comune di Treviso, ai 554 di Portobuffolè (che non fanno nemmeno una sezione media del capoluogo). In totale, oltre 339mila donne e poco meno di 323mila uomini. Gli elettori della Marca avranno a disposizione 820 seggi (che si sono costituiti ieri pomeriggio, compiendo le varie operazioni preliminari, come l'autenticazione delle schede): aperti alle 7, rimarranno in funzione fino alle 23. Si vota nella sola giornata odierna: chiuse le urne, inizierà subito lo spoglio. Per poter esercitare il proprio diritto-dovere, ci si dovrà presentare alla sezione in cui si è registrati (numero e ubicazione sono indicati sulla tessera elettorale), muniti un documento di identità valido e, appunto, la tessera stessa. Chi non l'avesse ricevuta o l'avesse persa, può richiederne un duplicato all'ufficio elettorale del proprio Comune: proprio per questo motivo, le strutture saranno operative anche oggi per tutta la durata delle operazioni. Sulla scheda, di colore rosa, i votanti troveranno il quesito (anch'esso oggetto di numerose contestazioni): «Approvate il testo della legge costituzionale concernente «Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016?». Tracciando un segno sulla casella con scritto Sì, ovviamente, si approva la riforma, barrando il No, invece, la si respinge. È la Costituzione stessa a stabilire la possibilità di sottoporre al giudizio popolare (a determinate condizioni) le leggi di revisione costituzionale. Per questo tipo di referendum, a differenza delle più frequenti consultazioni abrogative, non è previsto alcun quorum. In altre parole, il risultato sarà valido qualunque sia il numero degli elettori andati alle urne. Fino a oggi la Costituzione è stata modificata 15 volte. Quella in questione, proposta dal Governo e approvata dal Parlamento, tuttavia, è una delle riforme più cospicue ed elaborate: interviene, infatti, su 47 articoli su 139 della seconda parte della Carta.

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