Caterina De Angelis, la figlia di Margherita Buy: «Raccomandata? All'inizio lo pensavano. Siamo nell'era dei social, ma non contano i follower bisogna studiare»

Romana, 23 anni figlia della famosa attrice e del chirurgo Renato De Angelis: ecco chi è Caterina De Angelis

Lunedì 18 Marzo 2024 di Gloria Satta
Caterina De Angelis, la figlia di Margherita Buy: «Raccomandata? All'inizio lo pensavano. Viviamo nell'era dei social, ma non contano i follower bisogna studiare»

Alla decima edizione del Milazzo Film Festival, dedicato all'arte degli attori sotto la direzione artistica di Mario Sesti e Caterina Taricano, ha ricevuto il premio A Star is Born, è nata una stella: Caterina De Angelis, 23 anni, romana, figlia di Margherita Buy e del chirurgo Renato De Angelis, ha avuto così l'imprimatur alla sua carriera iniziata un po' per caso, un po' per gioco tre anni fa, sul set della serie Vita da Carlo in cui faceva la figlia di Verdone.

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LA DECISIONE

Spontanea e spiritosa, un viso che buca lo schermo, in quel ruolo aveva convinto tutti e ora, dopo aver interpretato anche la seconda stagione e la terza (attesa su Paramount+) oltre a Volare, il primo film da regista della celebre mamma, Caterina non ha più dubbi: «Voglio fare l'attrice, e voglio farlo sul serio», spiega a Milazzo, in una pausa delle prove dello spettacolo su Brecht che porterà in scena con i compagni dell'Accademia d'Arte Drammatica Silvio D'Amico in cui, dopo aver superato il durissimo esame d'ammissione, frequenta ormai il secondo anno.

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IL FUTURO

«Vivevo a Londra, dove mi sono laureata in Scienze cinematografiche, stavo per ottenere la cittadinanza britannica quando ho capito che la recitazione sarebbe stata il mio futuro», racconta l'attrice, «sono perciò tornata a Roma per inseguire il sogno che da sempre mi frullava nella testa e da cui invece cercavo di scappare, raccontandomi un sacco di bugie».

Bella e biondissima, estroversa e insieme aggraziata, Caterina è entusiasta dell'esperienza: «L'Accademia mi ha regalato una grande crescita personale», spiega, «si è creata fra noi allievi una grande armonia, sono capitata nella classe più figa di tutte».

Nessuna cattiveria o diffidenza nei suoi confronti, visto che è figlia d'arte?

«All'inizio tanta, i miei compagni sono stati proprio stronzi. Poi me li sono conquistati con l'impegno. Hanno capito che voglio partire dal gradino più basso e non cerco scorciatoie. Le persone tutto sommato sono buone... so di dover lavorare sodo, sono una sorvegliata speciale. Ma ce la metterò tutta».
E mamma Margherita come l'ha presa? «È stata bravissima, all'inizio non si è dimostrata né favorevole né contraria. Era già contenta del mio impegno all'università ma quando ha visto la dedizione con cui mi preparavo ai provini di ammissione all'Accademia ha rispettato la mia scelta. Ora, sulla sua scia, voglio costruire una carriera solida, fatta più di coerenza artistica che di singole occasioni». Anche in Volare è la figlia di Margherita: cosa ammira di lei? «Mamma mi ha fatto innamorare del mestiere perché non è una diva. Lavora tanto e fa la cosa che le piace di più: il lavoro è l'uomo della sua vita». Il film ruota intorno alle ansie e nevrosi della celebre attrice che spiritosamente si è messa a nudo prendendosi in giro: nella vita la regina del cinema italiano è proprio così? «Si, non ha assolutamente esagerato», ride Caterina, «ha semmai minimizzato le sue paure, gli attacchi di panico li ha per davvero». E il padre, aggiunge, «è il mio fan numero 1».

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RISPETTO

È grata a Verdone «perché ha avuto fiducia in me e fin dall'inizio mi ha riservato un rispetto che pensavo di non meritare. Mi ha trattata come un'attrice vera, già collaudata, destabilizzandomi quasi. E nella terza stagione di Vita da Carlo il mio personaggio è cresciuto». Caterina, che ha studiato in Inghilterra, spera di avere una carriera internazionale. Intanto riflette sulla generazione a cui appartiene: «Noi attori giovani viviamo nell'era dei social che, purtroppo, hanno frullato la testa a tutti. Si punta più sull'immagine che sulla sostanza, c'è maggior interesse a creare un brand attraverso i post che a costruire una carriera. Ma il numero dei follower non conta, il nostro lavoro è studiare senza risparmiarsi. Altro che Instagram».

 

Ultimo aggiornamento: 19 Marzo, 12:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA