Referendum: la partita è aperta: silenzio violato, accuse incrociate

Domenica 4 Dicembre 2016 di Claudio Marincola
Referendum: la partita è aperta: silenzio violato, accuse incrociate
La sfida è apertissima. I numeri sono l'unica certezza: a decidere il destino della riforma costituzionale sono chiamati oggi 46,7 milioni di elettori. La partita si giocherà a turno unico, le urne oggi resteranno aperte dalle 7 alle 23. A risultare decisiva, a far pendere la bilancia dalla parte del Sì o del No potrebbe essere però ancora una volta l'affluenza. Un dato che nei sondaggi si presta ad un largo margine di errore, una delle tante incognite di questo voto che potrebbe anche decidersi al fotofinish. Lo spoglio delle schede inizierà immediatamente dopo la chiusura dei seggi e un minuto dopo saranno noti i primi exit poll.

SEGGI SOTTO LE TENDE
La vigilia è stata segnata dalla scia delle polemiche per il voto dei 3 milioni e 995 mila italiani residenti all'estero per corrispondenza, consultazione che si è conclusa il primo dicembre. Immancabili gli scambi di accuse sul silenzio violato. L'uscita pubblica del Comitato del No, provoca la denuncia del comitato Basta un Sì che a sua volta denuncia «l'ennesima bufala» del M5S di Livorno che avrebbe messo sul sito la foto del comizio finale di Renzi a piazza della Signoria spacciandola per la chiusura della campagna grillina a Livorno. E i sostenitori del Sì vedono crescere nel fronte del No «la paura di perdere» anche dalla pubblicazione del video di Silvio Berlusconi su Facebook.

Si è spenta sul nascere invece la polemica accesa dall'Anci sulle spese organizzative sostenute dagli enti locali per allestire il Referendum. Secondo alcuni sindaci, il ministero dell'Interno avrebbe tagliato fino al 60% i rimborsi. Il Viminale ha garantito ieri che i rimborsi saranno invece «pienamente disponibili a beneficio dei Comuni». E questo, per ora, è bastato a rassicurare i rappresentanti dei 7.998 Comuni italiani interessati. Tra questi anche i Comuni colpiti dal terremoto. A Norcia quattro seggi sono stati allestiti in una tensostruttura nel campo sportivo, a ridosso dell'ospedale, oltre alle urne con i divisori sono stati sistemati anche gli alloggiamenti per le forze di polizia.
Il diritto alla voto è sacro e va garantito in tutti i modi. Così potranno esercitarlo anche i 450 terremotati alloggiati nelle strutture ricettive di Perugia, Terni, Magiorne e Corciano. E voteranno anche circa 25 mila detenuti nelle carceri italiane.

Per la statistica: il Lazio è la regione con più elettori: 4.402 mila. Ed è quella che ha ricevuto più domande di voto all'estero per corrispondenza: 5.567. A Roma i cittadini chiamati alle urne sono 2 milioni e 92 mila con il record dei 18enni che potranno votare per la prima volta: 12.711. L'atmosfera è tesa. In tanti hanno già gridato al rischio brogli. Ma il rito della costituzione dei seggi, l'autenticazione delle firme, l'apertura del plico con il bollo della sezione, ieri si è svolto ovunque regolarmente.

GLI AUTISTI-SCRUTATORI
Polemiche a Palermo per la partecipazione di 130 autisti, circa il 20% degli operatori attivi, alle operazioni di voto. L'Amat, l'azienda del trasporto pubblico palermitana, è stata costretta ad annunciare possibili disagi sia nella giornata di oggi che durante la settimana per l'eccessivo numero di riposi compensativi che dovranno essere concessi ai conducenti impegnati nei seggi. Ma le corse verranno garantite e il Referendum non lascerà a piedi nessuno.

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