Una 500 in fuga dalla polizia con dentro un uomo, una donna e un pibull ieri pomeriggio ha seminato il panico per le strade di Guidonia Montecelio: schizzando via ha investito e ucciso un cane, sfiorato passanti e bambini nell'ora di uscita dalle scuole, travolto auto in sosta prima di essere bloccata dagli agenti del commissariato di Tivoli che hanno faticato non poco per bloccarla: alla fine cinque poliziotti sono dovuti ricorrere alle cure del pronto soccorso per contusioni varie, uno per essere stato azzannato alla mano dal cane che gli si è avventato contro appena aperta la portiera. Alla fine sono stati fermati entrambi gli occupanti dell'utilitaria, in una vicenda ancora tutta da ricostruire: la persona alla guida, un ventitreenne del posto, e la ragazza, probabilmente la compagna.
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IL CENTRO ABITATO
L'inseguimento è andato avanti fin oltre il centro abitato e poi lungo via Pantano mentre arrivavano le volanti di rinforzo. Quando si è trovato accerchiato il ventitreenne non ha mollato, è andato contro le auto della polizia. E non era ancora finita per gli agenti: ha continuato a opporre resistenza e, una volta aperta la portiera, il pittbull si è avventato sulla mano di un poliziotto. Sul posto è arrivato quindi il 118. In ospedale è stato portato anche il fuggitivo per tutti i controlli del caso.
I RACCONTI
Intanto gli investigatori del commissariato di Tivoli-Guidonia, diretto da Paola Pentassuglia, hanno fatto scattare subito le indagini per ricostruire i contorni della vicenda. Il ragazzo alla vista dei poliziotti ha letteralmente perso la testa, evidentemente era disposto a qualsiasi cosa pur di non essere identificato. Perché lo chiariranno le verifiche in corso. A Villanova sono stati momenti di puro terrore.
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«Mi sono trovata davanti quella macchina che stavano per venirmi addosso. Le volanti li inseguivano con le pistole fuori dai finestrini», una delle tante testimonianze. In molti che percorrevano la strada con le loro auto hanno accostato in tutta fretta cercando di mettersi al riparo da eventi che non riuscivano nemmeno a decifrare. E qualcuno ha temuto per i bimbi che uscivano da scuola: «Quella Cinquecento ne ha sfiorato più di uno dopo aver travolto varie auto in sosta», ha detto una signora che ha assistito alla scena dal balcone con il cuore in gola.