La guerra sull'ex caserma è finita
«Chi voleva bastonare i giovani?»

Martedì 2 Febbraio 2016
L'aula del coworkink di Cre-ta
3
CASSOLA - L'incubatore Cre-ta di start up e di attività giovanili è decollato da tempo (festa di inaugurazione proprio di recente), ma ha fatto anche da incubatrice a una polemica tutta amministrativa e politica intorno all'attività per i giovani avviata nell'ala ristrutturata dell'ex caserma San Zeno ("dei muli") a San Giuseppe. Mesi fa l'ex sindaco Silvia Pasinato  aveva trasmesso a Procura della Repubblica, Corte dei Conti, Guardia di Finanza una segnalazione riguardante l’applicazione dei contratti tra il Comune di Cassola e la Cooperativa Adelante, del giugno 2014, circa il progetto giovani e circa la gestione del centro di aggregazione giovanile, esprimendo "dubbi sulle prestazioni della cooperativa Adelante e sui controlli dell’amministrazione comunale in relazione all’adempimento contrattuale". 

In sostanza, secondo la Pasinato, non si trovavano notizie concrete delle attività che in quasi nove mesi avrebbero dovuto essere svolte dalla cooperativa, che già da tempo operava al centro dell'ex caserma, ristrutturato e messo a disposizione dalla sua giunta, e che non aveva motivo di interrompere per un periodo la collaborazione. Che però aveva fatturato, spiegava la ex sindaca, circa 12mila euro al Comune in base alla convenzione che però non si sarebbe dovuta mai interrompere. "Se in nove mesi tutta l’attività della cooperativa è consistita nell’organizzazione del centro… beh, qualche dubbio gestionale, pratico, concreto legato all’attuazione del contratto sorge" scriveva Silvia Pasinato. I suoi dubbi sono poi stati seguiti, a novembre scorso, da un esposto alla Regione.

Giorni fa si è fatta sentire l'amministrazione di Aldo Maroso. «La cooperativa Adelante, che opera a Cassola con due progetti decennalI, è risultata vincitrice di un bando regionale che le erogherà 100 mila euro per avviare un Fab Lab al centro di aggregazione Cre-ta, alla caserma dei muli - scrive l'assessore Marta Favaro -. Il Fab Lab è un progetto rivolto ai giovani, una preziosissima opportunità per il nostro territorio, che molti ci invidiano. Purtroppo qualcuno, in data 27 novembre 2015, ha presentato un esposto alle Regione Veneto con l'obiettivo di far revocare il finanziamento ad Adelante, per presunta mancanza di un requisito. Chi può avere interesse a togliere ad Adelante questo finanziamento, danneggiando soprattutto i giovani del territorio?». si chiede la Favaro, dandosi poi la risposta sugli autori dell'esposto: «E' stato un gruppo di consiglieri comunali, non di un altro comune, ma proprio del comune di Cassola. E' stato il gruppo di opposizione degli ex sindaci, “Silvia per te”. E a quale scopo? Per danneggiare questa amministrazione rea di lesa maestà per aver ricevuto il voto del 60% dei cittadini?». 

«Il fatto sembrerebbe inventato – dice il sindaco Aldo Maroso - se non fosse penosamente vero. Il danno che sarebbe derivato dalla revoca del finanziamento sarebbe tutto dei giovani cittadini, e suonerebbe come una punizione per non aver votato gli ex sindaci». Ma la Regione Veneto, si legge nella nota del municipio, ha risposto alle due pagine di denuncia di Silvia Pasinato con un laconico comunicato di quattro righe, con il quale sancisce che non sono state riscontrate irregolarità e che le tutte le prescrizioni  contenute nel bando pubblico risultano soddisfatte. «Che magra figura per l'ex sindaco – aggiunge Aldo Maroso -. Pensava di bastonare i suoi cittadini ed è rimasta bastonata dalla Regione». La storia sembra chiusa, ma come si sa a Cassola le battaglie covano sempre sotto la cenere. Ci sarà qualcos'altro in incubazione?
Ultimo aggiornamento: 13:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche