VICENZA - Estendere l'azione di responsabilità, oltre che a Gianni Zonin e ai vertici della sua gestione, anche al successivo cda, compreso l'amministratore delegato Francesco Iorio. Mettere in campo un'azione di ristoro di maggior entità per chi ha investito (e perso) i risparmi di una vita. Avviare iniziative per arginare la fuga dei depositanti. Ecco il succo delle richieste che l'associazione "Noi che credevamo nella Banca Popolare di Vicenza" ha sottoposto al sottosegretario all'Economia, Pierpaolo Baretta: l'incontro tra l'esponente veneto di governo e i rappresentanti dei soci dell'istituto berico è avvenuto nella sede del ministero. «L'obiettivo dell'operazione - si legge in una nota - è recuperare il rapporto di fiducia con cittadini e investitori per consentire alla banca, anche grazie alla garanzia dello Stato, di rilanciare la propria azione e di riaffermarsi quale istituto del territorio».
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