Oltre venti milioni di biglietti a meno di 30 euro nei prossimi mesi e per la stagione estiva. Ma se non si vuole partire solo con uno zaino e senza priorità d'imbarco i prezzi si impennano fino al 289%. Mentre se si acquistano gli stessi servizi extra in momenti diversi della prenotazione, dal bagaglio a mano o in stiva alla scelta del posto, si può pagare fino al 68% in più. A certificarlo è un'analisi di Federconsumatori, realizzata per Il Messaggero sui voli "low cost" di questa estate.
IL PARAGONE
Dal periodo pre-pandemico a oggi il costo del bagaglio in cabina con le compagnie low cost è salito del 236%, da un prezzo medio di 9 euro a uno di 30,2 euro. Solo nell'ultimo anno il prezzo è salito del 4% (nel 2023 la media era sui 29 euro).Aumenti importanti anche per il costo del bagaglio in stiva da 10-15 kg. Tra il 2019 e il 2024 il prezzo è salito del 119%, da una media di 19 euro a una di 41,7 euro. Infine la scelta dei posti: il costo minimo è sempre di 6 euro, ma a seconda di dove e come lo si sceglie si arriva fino a un massimo di 32 euro, il 78% in più rispetto al 2019. Negli ultimi anni, poi, è stata inserita l'opzione per bloccare i prezzi per 24 o 48 ore, in modo da non avere sorprese sulla prenotazione da completare: un servizio che costa dai 2 ai 4 euro. Mentre l'assicurazione che garantisce il rimborso in caso di cancellazione del viaggio è arrivata a costare fino a circa 30 euro.
Se non la si fa, in caso di eliminazione del volo, bisogna scegliere tra gli altri nello stesso giorno. Sempre se ci sono ancora posti disponibili, altrimenti si deve partire con un giorno di ritardo. Bisogna anche dire, però, che il fenomeno dei costi extra sta coinvolgendo anche le grandi compagnie europee di bandiera, seppur in maniera più sfumata rispetto alle low cost. Queste, comunque, si difendono dicendo di garantire ancora prezzi bassi e concorrenziali e di coprire tratte lasciate scoperte dalle compagnie tradizionali (ma anche ricevendo incentivi dagli aeroporti minori).