​Ariston, la Farnesina all’ambasciatore russo: «Revocate la misura». Mosca: «Risposta a vostri atti ostili»

Il segretario generale della Farnesina Riccardo Guariglia «ha espresso il forte disappunto del Governo italiano» all'ambasciatore russo Paramonov. E Tajani convoca un "tavolo Russia" per giovedì

Lunedì 29 Aprile 2024
Ariston, la Farnesina all’ambasciatore russo: «Revocate la misura». Mosca: «Risposta a vostri atti ostili»

Tra Italia e Russia tiene ancora banco il caso Ariston. Dopo l'annuncio di sabato di Tajani, oggi l'ambasciatore russo in Italia Alexei Paramonov è stato ricevuto alla Farnesina dal segretario generale Riccardo Guariglia.

La convocazione del diplomatico era stata annunciata dal ministro degli Esteri per chiedere chiarimenti sulla vicenda della nazionalizzazione dell'Ariston Thermo Group. 

Il disappunto del governo

Il segretario generale della Farnesina Riccardo Guariglia «ha espresso il forte disappunto del Governo italiano» all'ambasciatore russo Paramonov convocato al ministero in relazione al trasferimento in amministrazione temporanea di Ariston Thermo Rus, società appartenente al Gruppo Ariston, a un'impresa del gruppo Gazprom, un decreto che ha colpito anche un'azienda tedesca. «In linea con i partner europei, ed in particolare con la Germania - fa sapere la Farnesina - l'Italia chiede alla Federazione Russa di ritirare le misure adottate contro legittime attività economiche di imprese straniere nel Paese».

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Il caso Ariston

«L'ambasciatore Guariglia ha espresso il forte disappunto del Governo italiano per tale inatteso provvedimento e ha chiesto chiarimenti all'ambasciatore Alexey Paramonov sulle sue motivazioni, che non trovano fondamento nel diritto, tanto più considerando che esso è stato adottato nei confronti di un'impresa che ha uno storico radicamento nel Paese e che non ha alcuna connessione con l'attuale situazione di crisi internazionale. Egli ha altresì espresso al suo interlocutore l'auspicio che la Russia possa riconsiderare il provvedimento preso, essendo esso stesso qualificato da parte russa come temporaneo», aggiunge la nota della Farnesina. «L'Unione Europea, con un proprio comunicato, ha duramente condannato ieri il provvedimento in parola, che ha colpito anche una azienda tedesca, sottolineando, fra l'altro, come esso rappresenti una ulteriore prova del mancato rispetto da parte della Russia del diritto internazionale. Il vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani è in contatto sin dal primo momento con l'azienda e si riserva di approfondire le conseguenze della decisione russa insieme ai partner G7 e Ue e di valutare una risposta appropriata. In linea con i partner europei, ed in particolare con la Germania, l'Italia chiede alla Federazione Russa di ritirare le misure adottate contro legittime attività economiche di imprese straniere nel Paese. Le competenti strutture del Maeci, in particolare la direzione generale per il Sistema Paese, continuano a seguire e a monitorare la situazione, in stretto raccordo con la nostra ambasciata a Mosca e la nostra rappresentanza permanente presso l'Ue», conclude la Farnesina. 

Mosca difende la decisione e attacca Roma

 L'ambasciatore russo Paramonov ha fornito «spiegazioni esaurienti sulla legalità e fondatezza delle decisioni prese», scrive l'ambasciata. Paramonov, sottolinea l'ambasciata, «ha ricordato agli interlocutori che Mosca ha sempre attribuito particolare importanza alle proficue e reciprocamente vantaggiose relazioni commerciali ed economiche con l'Italia. La responsabilità per le conseguenze negative del loro deterioramento ricade interamente sulle autorità italiane che hanno sacrificato i reali interessi nazionali per partecipare a sterili e pericolose avventure anti-russe». «Il 29 aprile 2024, Alexey Paramonov, ambasciatore della Federazione Russa in Italia, è stato convocato presso il ministero degli Affari Esteri della Repubblica Italiana in merito alla quota del 100% di capitale sociale della Ariston Thermo Rus LLC (città di Vsevolžsk, provincia di Leningrado), di proprietà della casa madre Ariston Holding N.V. (Paesi Bassi), che è stata trasferita in gestione temporanea a JSC Gazprom Household Systems (sussidiaria di Gazprom)», si legge in una nota dell'ambasciata russa pubblicata sui canali social.

«Da parte della Federazione Russa - prosegue la nota - sono state fornite spiegazioni esaurienti sulla legalità e fondatezza delle decisioni prese riguardo a un'azienda che, de jure, è olandese. È stato sottolineato che queste misure, nel rispetto del relativo quadro giuridico, sono state adottate in risposta alle azioni ostili e contrarie al diritto internazionale intraprese dagli Stati Uniti d'America e dagli altri Stati esteri che si sono uniti a loro, volte a privare illegalmente la Russia, le sue entità giuridiche e varie persone fisiche del diritto di proprietà e/o a limitare tale diritto su beni situati nel territorio di tali Stati», prosegue la nota. «Non si può non considerare che la retorica e il tono sempre più aggressivi e irresponsabili dei leader occidentali e delle loro compagini non possono che essere interpretati come deliberata intenzione di minacciare in modalità continuativa la sicurezza della Federazione Russa, quella nazionale, economica, energetica e di ogni altro tipo. L'ambasciatore della Federazione Russa ha ricordato agli interlocutori che Mosca ha sempre attribuito particolare importanza alle proficue e reciprocamente vantaggiose relazioni commerciali ed economiche con l'Italia. La responsabilità per le conseguenze negative del loro deterioramento ricade interamente sulle autorità italiane che hanno sacrificato i reali interessi nazionali della Repubblica per partecipare a sterili e pericolose avventure geopolitiche anti-russe», conclude la nota dell'ambasciata. 

Tajani convoca "tavolo Russia" giovedì

Il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani ha convocato per giovedì 2 maggio un «tavolo Russia» per proseguire il monitoraggio delle ultime decisioni assunte da Mosca sulle attività di aziende italiane in Russia. Al tavolo parteciperà il segretario generale della Farnesina Riccardo Guariglia assieme a rappresentanti di Confindustria, del mondo imprenditoriale e delle associazioni, con i dirigenti dei ministeri coinvolti. Sabato Tajani ha chiesto alla Farnesina di avviare una consultazione a livello di Ue per far inserire le aziende colpite da ritorsioni russe nei programmi di compensazioni europei.

Ultimo aggiornamento: 30 Aprile, 10:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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