Ravenna, si cercano i marinai dispersi nello scontro tra due navi

Lunedì 29 Dicembre 2014
Ravenna, si cercano i marinai dispersi nello scontro tra due navi
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Sono riprese alle prime luci del giorno a Ravenna le ricerche dei quattro marinai turchi, tra cui il comandante e il primo ufficiale, dispersi domenica nello scontro tra due mercantili - il turco Gokbel e il Lady Aziza, che batte bandiera del Belize - a circa 3 miglia dal porto.

Due le vittime, mentre gli altri cinque componenti dell'equipaggio sono stati soccorsi e trasportati all'ospedale.

Le operazioni, ha riferito il sindaco, vedono coinvolti barche e aerei, al lavoro con condizioni del mare proibitive. In mattinata riunione in Prefettura sulla vicenda.

Una nave se ne stava andando dopo avere scaricato concimi, l'altra stava entrando per scaricare fertilizzanti. I destini dei due mercantili si sono incrociati in mattinata fuori dal porto di Ravenna, a circa tre miglia al largo dalla costa romagnola. Un impatto che attorno alle 8.30 di domenica ha fatto colare a picco in pochi minuti la 'Gokbel', general cargo con stazza lorda di 2.126 tonnellate battente bandiera turca e con 11 membri di equipaggio a bordo, tutti turchi. La Lady Aziza, bandiera del Belize, 3.828 tonnellate di stazza lorda e 9 membri d'equipaggio siriani, l'ha centrata di poppa. In quel momento nella zona la visibilità era prossima alla zero a causa di una tormenta di neve e di una fitta nebbia dovuta alla differenza di temperatura tra acqua e aria. Ad aggravare la situazione, mare mosso con forza 5-6 e vento da nord-est a oltre 50 nodi.

Tra i turchi c'è chi è finito subito in mare, e chi è invece riuscito a salire su una scialuppa di salvataggio. Quando a sera inoltrata le ricerche si sono interrotte per il buio, il bilancio provvisorio ha restituito due morti. Il primo è stato recuperato in acqua già senza vita, l'altro è deceduto all'arrivo in ospedale. L'unico identificato è il 27enne Emrah Karadas, ingrassatore di bordo. Per il collega mancavano i documenti, forse portati via dalle correnti. Altri cinque marittimi sono stati salvati e portati in ospedale a Ravenna, in forte ipotermia ma fuori pericolo. All'appello mancano quattro uomini, tra cui il comandante e il primo ufficiale della motonave, dispersi in mare. L'unica speranza per loro è che siano magari riusciti a salire in extremis su una zattera. In questo caso i venti prevalenti potrebbero averli trascinati verso sud, davanti alle coste di Cervia.

Il capitano di vascello Giuseppe Meli, comandante della capitaneria di Porto di Ravenna, ha spiegato che la collisione è avvenuta quando il cargo turco stava puntando sullo scalo romagnolo per attraccare alla banchina della 'Nadep', terminal portuale specializzato in navi di medie dimensioni. L'altro mercantile era invece appena salpato dalla medesima banchina alla volta di Porto Nogaro (Udine). Dopo l'impatto, la motonave turca si è adagiata di poppa su un fondale di circa 15 metri, mentre la prua è rimasta fuori dall'acqua costituendo ora intralcio per la navigazione. È la ragione per la quale uno dei naufraghi è rimasto incastrato nel relitto.

Il primo allarme è giunto in sala operativa alle 8.40, facendo scattare un'imponente azione di soccorso che oltre alla Capitaneria ha visto impegnati vigili del Fuoco giunti da varie province, ambulanze del 118 che si sono concentrare sul molo di Marina di Ravenna, volontari della Protezione Civile, carabinieri, polizia di Stato e Municipale, guardia di Finanza, piloti del Porto, ormeggiatori, rimorchiatori e

perfino qualche peschereccio.

Il sindaco Fabrizio Matteucci, che ha seguito tutte le fasi del soccorso rimanendo in contatto anche con il premier Matteo Renzi e il presidente della Regione Stefano Bonaccini, ha precisato che al momento non ci sono allarmi inquinamento.

Nel pomeriggio di domenica la Lady Aziza è stata fatta rientrare in banchina: il pm di turno Stefano Stargiotti, che assieme al Procuratore capo Alessandro Mancini ha seguito le fasi principali delle ricerche, ne ha disposto il sequestro probatorio. Due le ipotesi di reato sulle quali si dovrà ora necessariamente ragionare: il naufragio e l'omicidio plurimo colposo. Sulla collisione, oltre a quella della Procura, è stata aperta anche un'inchiesta della Capitaneria. Tanto che i militari stanno già ascoltando a sommarie informazioni in ospedale alcuni naufraghi superstiti.

Al momento sono diverse le ipotesi al vaglio degli inquirenti per spiegare la ragione dello schianto, compreso un problema tecnico a uno dei radar, ma la pista principale conduce a un errore di manovra, con scarrocciamento di uno dei due mercantili e la conseguente devastante collisione. Domattina in Prefettura è stato convocato un incontro per fare il punto della situazione.

Ultimo aggiornamento: 17:42

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