Malore dopo il decollo, il volo rientra all'aeroporto di Torino Caselle: Giuseppe Stilo muore a bordo, giallo sui soccorsi lenti

L'aereo Torino-Lamezia non avrebbe ricevuto l'ok da altri scali per l'atterraggio d'emergenza

Giovedì 18 Aprile 2024 di Erica Di Blasi
Malore dopo il decollo, il volo rientra all'aeroporto di Torino Caselle: 30enne muore a bordo, giallo sui soccorsi lenti

È morto di infarto a bordo dell'aereo su cui viaggiava, che è stato anche costretto a tornare dietro perché nessun altro aeroporto autorizzava l'atterraggio.

E l'ambulanza a terra ci avrebbe messo almeno una decina di minuti per soccorrerlo perché senza "scorta". La tragedia è avvenuta ieri all'aeroporto di Torino Caselle. Ieri mattina un passeggero italiano di 33 anni, Giuseppe Stilo, residente ad Alba, in provincia di Cuneo, che viaggiava insieme alla moglie incinta a bordo di un volo per Lamezia Terme ha avuto un malore in volo: l'aereo è stato costretto a tornare indietro e ad effettuare un atterraggio di emergenza, ma il giovane purtroppo era già deceduto.

A nulla è servito l'intervento di due medici passeggeri del volo che hanno cominciato le manovre di rianimazione cardio polmonare aiutati dal personale di bordo, comprese due scariche con il defibrillatore semi automatico presente in aereo.

 

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Il volo

Il volo era decollato alle 11, per atterrare nuovamente solo 35 minuti dopo. Il capitano del volo Ryanair FR8780R ha invertito la rotta all'altezza di Genova e ha fatto ritorno sullo scalo torinese. Secondo una prima ricostruzione, l'ambulanza arrivata nei dintorni della pista avrebbe dovuto attendere per dieci minuti l'arrivo di una scorta. Sagat, la società che gestisce l'aeroporto, ha però dato su questo punto una versione diversa. «Il comandante ha fatto immediato rientro all'aeroporto di Torino dove l'aereo era atteso in pista dall'ambulanza aeroportuale e dal personale medico aeroportuale. Medico e infermiere sono saliti immediatamente a bordo dell'aereo e hanno prestato soccorso. L'ambulanza per le emergenze non ha bisogno di scorta».
I sanitari hanno portato il trentenne sul mezzo di soccorso, hanno provato a rianimarlo ma non hanno potuto fare altro che constatarne la morte. La dinamica è ancora in fase di accertamento da parte della Polaria e dello Spresal della Asl. La moglie, che era con la vittima, ha accusato a sua volta un malore ed è stata trasportata in ospedale a Ciriè dal 118.

 

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Il giallo del divieto

Il 30enne si è sentito male circa 18 minuti dopo il decollo ma, secondo la ricostruzione, altri aeroporti avrebbero negato l'autorizzazione all'atterraggio costringendo il pilota Ryanair a virare per lo scalo torinese, impiegando circa altri 18 minuti. I dati di Flightradar24 - che registra i tragitti di ogni volo - mostrano chiaramente sia l'inversione della rotta, che l'abbassamento di quota all'altezza di Genova (come se il pilota si stesse preparando per l'atterraggio). Anche su questo punto però la versione della Sagat è differente: «Da Enav - dicono - ci hanno confermato che nessuna richiesta di autorizzazione all'atterraggio su altri scali sia mai stata avanzata, né tantomeno sia stata negata».

Ultimo aggiornamento: 19 Aprile, 08:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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