È stata identificata dai Carabinieri la madre del neonato abbandonato il 1° febbraio scorso nell'androne di una palazzina popolare a Milano.
Il ritrovamento
Il bambino di circa un mese è stato trovato nell'androne di un caseggiato popolare in via degli Apuli, nella periferia ovest di Milano, il 1° febbraio scorso. Aveva accanto un biglietto scritto in arabo. Sul posto sono intervenuti carabinieri e soccorritori del 118 che lo hanno subito portato alla clinica De Marchi, in condizioni apparentemente buone. Il bambino, in ordine e con abiti puliti, è stato lasciato dentro un passeggino davanti a una porta del palazzo. Ad accogliere i soccorritori è stato un uomo di origine nordafricana che ha dato l'allarme e ha riferito che nel foglio in arabo c'era scritto che la mamma del piccolo era morta e che il padre non avrebbe potuto più occuparsi di lui. Poco dopo il ritrovamento, sarebbero scesi alcuni abitanti dello stabile, in cui le occupazioni abusive sono un vero problema, urlando che hanno additato una giovane inquilina come la madre. Dopo i primi accertamenti dei carabinieri, però, la donna non è risultata essere la mamma del piccolo abbandonato.
Il motivo del gesto
Secondo gli inquirenti, a lasciare il bimbo sarebbe stata proprio la madre, la 17enne che avrebbe nascosto la gravidanza alla sua famiglia dal momento il neonato era stato concepito fuori dal matrimonio, con il papà del piccolo fuggito subito dopo aver appreso la notizia. A quanto pare, nelle idee della ragazza, la famiglia che avrebbe trovato il bambino nell'androne se ne sarebbe occupata per qualche giorno, fino a quando l’amica 19enne non sarebbe tornata a prenderlo. Il piccolo è stato dato in adozione a una famiglia che era in lista. La giovane mamma, invece, ora è seguita dai servizi sociali e da uno psicologo.