Mosca costruisce strutture per il nucleare in Bielorussia, è la prima volta dalla caduta dell'URSS: cosa sta succedendo

Una mossa, quella di Putin, «progettata per innervosire gli stati membri più orientali della NATO, ma che non darà alla Russia un nuovo significativo vantaggio militare nella regione»

Venerdì 10 Maggio 2024
Mosca costruisce strutture per il nucleare in Bielorussia, è la prima volta dalla caduta dell'URSS

Costruire nuove strutture per ospitare testate nucleari in Bielorussia: questo il nuovo piano di Putin. A riverarlo, una nuova indagine del "New York Times" basata sull'analisi di alcune immagini satellitari. Secondo il quotidiano statunitense, l'area scelta dalla Russia sarebbe un deposito di munizioni militari a 190 chilometri dal confine con l'Ucraina, vicino alla città di Asipovichy.

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L'indagine

«Un sistema di difesa aerea appena aggiunto, un punto di controllo di sicurezza distintivo e una tripla recinzione attorno a un bunker».

Questi i tre elementi al centro dell'indagine del "New York Times", secondo la quale queste nuove caratteristiche di sicurezza ed altri miglioramenti in un deposito di munizioni nella Bielorussia centrale rivelerebbero che la Russia stia costruendo lì strutture che potrebbero ospitare testate nucleari. Un fatto, questo, decisamente importante, considerando soprattutto che se la Russia dovesse spostare armi in questo luogo, sarebbe la prima volta dalla caduta dell'Unione Sovietica nel 1991. Se infatti Putin aveva già testate nucleari sul proprio territorio vicine all'Ucraina e ai paesi della NATO, non si poteva (fino ad ora) dire lo stesso per i territori fuori dai suoi confini. Con la collocazione in Bielorussia, invece, il Cremlino sembra ora cercare di accentuare la sua minaccia nucleare e rafforzare il suo deterrente nucleare.

Le immagini

Un piano, quello delle strutture nucleari in Bielorussia, anticipato dal presidente Putin già lo scorso anno, e per questo motivo monitorato dal "New York Times". Analizzando immagini e foto satellitari e parlando con esperti di armi nucleari e controllo degli armamenti, il quotidiano è riuscito a tracciare la nuova costruzione, iniziata nel marzo 2023: «Il sito si trova a 120 miglia a nord del confine ucraino, in un deposito militare vicino alla città di Asipovichy. Alcune delle strutture di recente costruzione hanno caratteristiche uniche per gli impianti di stoccaggio nucleare nelle basi all’interno della Russia. Ad esempio, una nuova area altamente sicura è circondata da tre strati di recinzione, oltre al perimetro di sicurezza esistente dell’intera base. Un altro segno rivelatore è un'area di carico coperta collegata a quello che sembra essere un bunker sotterraneo nascosto dell'era sovietica», scrive il giornale.

Il parere degli esperti

Secondo Hans Kristensen della Federation of American Scientists, che ha analizzato il sito, «gli sviluppi nucleari in Bielorussia sembrano progettati per innervosire gli stati membri più orientali della NATO, ma non daranno alla Russia un nuovo significativo vantaggio militare nella regione». Sempre secondo il Times, è possibile però che ci siano altri luoghi in Bielorussia dove la Russia stia immagazzinando testate, tanto che il Cremlino potrebbe averne addirittura spostate alcune nella posizione di Asipovichy. Nessuna risposta al momento dal Ministero della Difesa russo o da quello bielorusso.

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