SANTA GIUSTINA (BELLUNO) - «Gravissimo, da parte di un sindaco, delegittimare l’operato della polizia locale, soprattutto quando si tratta chiaramente di una mossa da campagna elettorale». È questa la dura presa di posizione del subcommissario Sulpl (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale) del Veneto, Simone Maniero, che ha deciso di prendere posizione in merito alla vicenda che ha visto il sindaco di Santa Giustina, Ivan Minella, non costituirsi nel procedimento civile di fronte al giudice di pace promosso da alcuni cittadini del comune contro alcune multe elevate dalla “sua” polizia locale.
Le multe della discordia
Nel corso delle operazioni di controllo sul territorio, la polizia locale di Santa Giustina ha elevato alcune multe.
Polizia delegittimata
Una notizia che ha lasciato a dir poco sconcertate le forze dell’ordine tant’è che il subcommissario Maniero ha deciso di prendere posizione in merito a questa vicenda. «Nell’era della generalizzata delegittimazione delle forze di polizia non poteva mancare il sindaco paladino dei cittadini che “coraggiosamente” si oppone alla Polizia Locale del Comune che amministra», premette Maniero, che prosegue spiegando che l’oggetto del contendere è una strada locale che secondo il sindaco ed i cittadini sanzionati sarebbe privata, mentre secondo la Polizia Locale è una strada comunque ad uso pubblico alla quale deve essere applicato il Codice della Strada, com'è previsto. «Ma non solo secondo la polizia locale – spiega Maniero -. Essa infatti ha chiesto anche il parere alla Polstrada che ha chiaramente condiviso l’applicabilità del Codice della Strada in quel tratto. Ma, soprattutto, nel corso degli anni, la circolazione all’interno della via è stata disciplinata con ordinanze comunali, assunte proprio ai sensi del Codice della strada e, parliamo di “Via”, perché la strada ha pure un nome: Via Moro. Con tanto di cartello piazzato dall’Ente. Forse il sindaco avrebbe dovuto informarsi meglio».
«Il sindaco – prosegue Maniero - dovrebbe sapere che la Polizia Locale di Santa Giustina non è solita “accanirsi” contro gli utenti della strada. Le sanzioni elevate dall’Ufficio, infatti, sono veramente poche e sempre molto oculate. Sottolineiamo poi, che è stato proprio chi risiede all’interno della via a chiedere alla Polizia Locale di far rispettare le norme. Che si tratti di una mossa esclusivamente pubblicitaria lo si capisce anche dal fatto che il sindaco, se veramente ritiene che le sanzioni siano state fatte erroneamente, potrebbe avanzare la proposta di farle annullare in autotutela. Invece lascia che i cittadini vessati ricorrano al Giudice di Pace, costringendoli a pagare le spese e con il rischio di vedersi respinto il ricorso». Ora la Polizia Locale farà pervenire al Giudice di Pace le proprie controdeduzioni e le informazioni tecniche raccolte, non essendo necessaria la costituzione in giudizio del Comune.