Don Andrea Canal, il primo sacerdote 26enne dopo oltre 2 anni

Domenica 5 Maggio 2024 di Giovanni Santin
Don Andrea Canal

BELLUNO - Oltre ai tanti suoi concittadini di Santa Giustina, alla messa con cui il vescovo monsignor Renato Marangoni ha consacrato sacerdote don Andrea Canal, 26 anni, erano molti anche i parrocchiani di Agordo, territorio dove già da tempo il neo sacerdote presta servizio.

Nel primo banco anche la sua famiglia: i genitori, il fratello e la sorella. Un'ordinazione storica, per la diocesi di Belluno-Feltre. Perché don Andrea, ordinato diacono il 7 maggio del 2023, appartiene al primo gruppo di bellunesi che hanno frequentato il seminario a Trento.

LA PREPARAZIONE
E lui lo ha fatto per sette anni: un periodo in cui don Andrea ha intessuto relazioni ed amicizie, certificate anche ieri dalla presenza in duomo di un gruppo proveniente da questa diocesi. Ed in una recente intervista pubblicata sul sito della diocesi, don Andrea ha detto: «L'esperienza a Trento ha costituito un cambio di prospettiva: il seminario in sé come struttura, ma anche la città. Trento ha diverse caratteristiche, ma tra le tante è anche una città universitaria ed effervescente. Insomma sono stati anni, in cui conoscere una realtà diversa: fa bene cambiare aria ogni tanto. Che poi è l'esperienza di tutti i miei coetanei: quando si finiscono le superiori, si va all'università, si cambia aria e con tutte le difficoltà che questo comporta certamente».


IL MESSAGGIO
Un'ordinazione storica anche perché arriva a più di due anni dall'ultima, quella di don Sandro De Gasperi, ordinato sacerdote nell'ottobre del 2021. Un dato che è stato ricordato dallo stesso vescovo nel corso della messa di ieri nella cattedrale di Belluno: «Caro Andrea, oggi la tua ordinazione a prete sembra isolata, avviene due anni e mezzo dopo quella di don Sandro, amico e compagno di viaggio. A qualcuno apparirà paradossale questo avvicendarsi di ridotte risorse umane, immaginando la tua ordinazione accerchiata da mille attese, pronta ad essere aggredita da incalzanti impegni pastorali, assorbita e frantumata da troppe comunità. Forse scorgerai anche tra noi dei volti tristi, come accadde sulla strada di Emmaus. Qualche sentimento o pensiero di esitazione probabilmente l'avrai anche percepito di riflesso in te: è il momento in cui le nostre attese si scostano dall'imprevedibile amore del Risorto, dalla sua inesauribile riserva di vita, dal suo intramontabile sogno sul Regno di Dio, dal suo annuncio inarrestabile di un tempo di grazia per tutti. A volte si tratta anche di certi nostri intrighi per cui lungo la via ci perdiamo a cercare chi sia il più grande tra noi».


IL TREND
A rendere gravoso il compito di don Andrea ci sono i numeri della diocesi di Belluno-Feltre. Nel corso degli ultimi due anni e mezzo intercorsi dalla già citata ultima ordinazione sacerdotale, la diocesi ha perso 15 sacerdoti. Sette infatti i morti nel 2022: don Ausilio Da Rif, don Luigi De Rocco Luigi, Don Lino Del Favero, don Benito Andrea Tison, don Samuel Gallardo, don Mario Carlin, don Gemo Bianchi. Quattro quelli del 2023: don Giuseppe Vigolo, don Giuseppe Minella, don Arrigo Campigotto, don Gino Dal Borgo. Quattro anche in questi primi mesi del 2024: don Sergio Tessari, don Sisto Berton, Don Lorenzo Dell'Andrea, don Giuliano Follin. In questo momento i preti incardinati sono 119, due quelli extradiocesani in servizio continuativo (il parroco di Lamon e il vicario parrocchiale di Agordo). Dei 119 gli attivi sono 83, mentre 36 sono troppo anziani per seguire parrocchie od altri incarichi. Due sono fuori diocesi: don Bruno Soppelsa in missione, mentre don Luca Sartori studia all'Accademia Pontificia. A fronte di questi numeri, le parrocchie da seguire sono 158 ed è per questo che sono nate le collaborazioni fra parrocchie. A ciò si aggiunga che sono solo otto i sacerdoti con meno di dieci anni di ordinazione, a testimonianza che il clero bellunese è sostanzialmente vecchio; un dato certificato dall'età media che è di 69,1 anni.

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