MONTEGROTTO - Muove i primi passi concreti il progetto di riscaldare Montegrotto con le acque termali. L’amministrazione si è infatti vista assegnare un finanziamento di 4,3 milioni di euro dal Pnrr.
UNIVERSITÀ PARTNER
Un progetto messo a punto assieme all’Università di Padova (con uno studio realizzato dal professor Michele De Carli del Dipartimento di Ingegneria industriale e dall’ingegner Jacopo Vivian) già nel 2019. Ma che fino ad ora non aveva suscitato l’interesse di investitori pronti a scommettere su questo innovativo sistema. Ciò a causa soprattutto dei 35 anni giudicati necessari per raggiungere il punto di equilibrio fra costi e ricavi. Un periodo troppo lungo perché un impegno finanziario privato cominci a dare i primi frutti. Ma adesso il contributo di oltre 4 milioni, assegnato nell’ambito del bando “Sviluppo di sistemi di teleriscaldamento” finanziato dall’Unione Europea, cambia le carte in tavola e favorisce il conseguimento di un obiettivo che accomunerà Montegrotto alla islandese Reykjavik. «Da tremila anni la vita di questo territorio ruota attorno alla risorsa termale che ora viene utilizzata dagli albergatori a fini imprenditoriali, come è giusto che sia – dichiara il sindaco Riccardo Mortandello -. Ma è giunto il momento di mettere a disposizione della collettività questo bene che appartiene a tutti, ovviamente senza depauperare la risorsa. Riusciamo finalmente a dare concretezza a un progetto di cui si parla da decenni. Nonostante le tante difficoltà incontrate, non ci siamo fermati. Quello ottenuto è un risultato che rivendichiamo da un punto di vista politico a favore di tutti i cittadini di Montegrotto».
IL FUNZIONAMENTO
Ma come funzionerà il sistema? In buona sostanza, i reflui termici degli hotel alimenteranno le centrali costituite da scambiatori di calore e pompe distribuiti lungo la rete. In futuro, completato il primo stralcio, altre utenze potranno essere allacciate. Complessivamente, si prevede che la rete venga estesa per 1,1 chilometri, con la totale assenza di combustione e l’accoppiamento di energia elettrica da fotovoltaico. Proprio a questo scopo, alla fine di aprile il consiglio comunale aveva approvato la nascita di una Comunità Energetica Rinnovabile, piano che prevede l’installazione di pannelli solari su tutti gli edifici pubblici idonei. «Per arrivare a costruire un progetto così articolato – continua Mortandello - siamo partiti da lontano e abbiamo seminato molto. Oltre che dagli uffici tecnici dell’amministrazione municipale e dall’impegno personale del Presidente del consiglio comunale Renato Signorelli – conclude il primo cittadino -, siamo stati coadiuvati da consulenti esterni come Giorgio Bassan, Angelo Rossi, Franco Ferraro e il professor Alberto Guglielmi dell’Istituto di Fisica Nucleare di Padova».