MONSELICE - Un gruppetto di giovani intimidisce due ragazzini: uno degli aggressori colpisce con un pugno una delle vittime, incrinandogli il setto nasale.
Il fatto si è verificato venerdì 12 aprile a Monselice, in prossimità del parcheggio del Lidl di via Colombo. Erano da poco passate le 16 e due ragazzini, rispettivamente di 12 e 13 anni, stavano facendo il loro solito giretto in bici. Si erano fermati al supermercato per prendere due bibite. Al momento di uscire hanno visto un ragazzo dal fare sospetto guardare le loro biciclette, chiuse con un lucchetto alle rastrelliere.
Secondo la descrizione della vittima, aveva 15-16 anni, i capelli lunghi e la carnagione olivastra, potrebbe avere origine straniera. Poco più distante, c’è un altro ragazzo di pari età e medesime caratteristiche. All’uscita dal negozio i due amici vengono raggiunti dai due ragazzi poco più grandi, che con fare molesto iniziano a importunarli. A fare la parte del bullo è il ragazzo dalla carnagione più scura, pronto a domandare denaro: sostiene che quello assieme a lui sia suo cugino «arrivato dalla Svizzera» e chiede ai due ragazzini «un euro per poter prendere la corriera». Nel frattempo arriva a dare manforte in monopattino un terzo giovanissimo: quest'ultimo sarebbe un nordafricano residente a Monselice e conosciuto, di vista, dai due amici.
L’AGGRESSIONE
In tre contro due, è meglio accondiscendere. Uno dei due malcapitati, il 13enne, mette mano al portafoglio e consegna tutto quello che ha: un euro. Mentre il 12enne sta aprendo il marsupio per cercare una moneta, il ragazzo con i capelli lunghi gli si avventa addosso con mossa fulminea, lo fa cadere e gli sottrae il borsello, iniziando a correre verso il McDonald’s. Ma la vittima non demorde: si alza di scatto e insegue il ladruncolo, raggiungendolo e placcandolo come un rugbista. Entrambi finiscono a terra, ma l'aggressore si gira di scatto e colpisce l’altro dapprima con uno schiaffo, poi con tre-quattro pugni violentissimi al volto. E avrebbe continuato a colpirlo, se un docente della media Zanellato non fosse arrivato sul posto e, suonando il clacson, non avesse messo in fuga l’aggressore. Il ragazzino, intanto, non riesce ad alzarsi, lamenta un fortissimo dolore al naso e perde molto sangue. Mentre alcune persone accorrono a prestargli le prime medicazioni, il docente della Zanellato riesce a scambiare qualche parola con i due ragazzi più grandi rimasti al parcheggio, invitandoli a comportarsi correttamente. Lo stesso professore, poi, aiuta la vittima a telefonare a casa, spiegando quanto accaduto e rassicurando la madre dell’adolescente. Sul posto giungono i carabinieri di Monselice e il padre del ragazzino, che accompagnato il figlio al pronto soccorso di Schiavonia. Il personale medico ha diagnosticato un’infrazione delle ossa nasali, giudicata guaribile in 15 giorni. Ora lo spavento è passato, ma il 12enne accusa ancora parecchio dolore ed è un po’ debilitato. I militari monselicensi indagano sull’accaduto e stanno risalendo all’identità dell’aggressore. Sarebbe un ragazzino che bazzica spesso per le vie del centro.