Padova. É «febbre» Monet, in 2 mesi staccati 70 mila biglietti: la mostra dei record

Esaurite tutte le prenotazioni online dei fine settimana, potrebbe arrivare a 150mila presenze

Martedì 30 Aprile 2024 di Nicoletta Cozza
Monet

PADOVA - È già la mostra dei record, con 70mila biglietti staccati in meno di 2 mesi. Numeri eccezionali, con effetti positivi sull’indotto, considerato che tantissimi visitatori arrivano da fuori Padova e quindi dormono negli alberghi, mangiano nei ristoranti e fanno acquisti: una ricaduta che secondo l’assessore Andrea Colasio alla fine dovrebbe assestarsi tra i 10 e i 15 milioni di euro. Sta riscuotendo un grandissimo successo, infatti, la mostra “Monet. Capolavori del Musée Marmottan Monet, Paris”, inaugurata l’8 marzo al Centro San Gaetano e che anche nell’ultimo ponte del 25 aprile, come in precedenza per quello di Pasquetta e comunque fin dai primi giorni di apertura ha fatto registrare lunghe code in via Altinate di persone in attesa di andare a vedere la straordinaria esposizione. Ed essendo “sold out” i biglietti in prenotazione online per tutti i week-end fino alla data di chiusura fissata per il 14 luglio, e considerata la continua grande richiesta, gli organizzatori hanno deciso di tenere aperta la rassegna pure domani 1 maggio, con un orario prolungato fino alle 22 e ultimo ingresso alle 21. Si conferma come da pronostico la “mostra dell’anno”, quindi, con l’allestimento che è una riproposizione della carriera del Maestro dell’Impressionismo e della sua vita, grazie alle presenza dei quadri a cui lui era più legato, che non aveva mai voluto vendere e che conservò fino alla morte nell’atelier e nella casa di famiglia a Giverny.

L’esposizione è stata organizzata dal Comune, dall’associazione Arthemisia presieduta da Iole Siena, e dallo stesso Museo Marmottan.

La mostra dell'anno

Dati alla mano, a fare il punto sulla performance è lo stesso Colasio. «Non ricordo che a Padova ci sia mai stata una mostra che in meno di sessanta giorni abbia raggiunto le 70mila presenze. Ed è plausibile, quindi, che lascerà il segno. È di grandissima qualità, è stata realizzata in collaborazione con un prestigioso Museo internazionale e si inserisce a pieno titolo in una strategia precisa di politica culturale, che è quella di raccontare Padova come una grande città d’arte europea, con un patrimonio straordinario, ma anche in grado di organizzare grandi eventi come questo proposto in occasione del 150. anniversario della nascita dell’Impressionismo».
«Facendo un calcolo sottostimato - ha detto ancora l’esponente della giunta-Giordani - si può ipotizzare l’arrivo al San Gaetano di 150mila persone da fuori Padova entro la chiusura della rassegna. E tenuto conto che ciascuna spende almeno 100 euro tra mangiare, dormire e shopping, si capisce che l’esposizione dedicata a Monet, oltre a promuovere Padova, porterà all’ombra del Santo una somma compresa tra i 10 e 15 milioni di euro. Pertanto non restituisce un indotto solo agli organizzatori, ma all’intero capoluogo».
«Fin dal 2017 - ha concluso Colasio - abbiamo proposto importanti mostre di livello internazionale, in uno spazio della città che è ormai riconosciuto come il contenitore ideale per tali eventi. Una politica che abbina anche una costante attenzione per l’attività delle realtà locali, creando una offerta varia e di spessore che si rivolge a un pubblico il più ampio possibile. Ringrazio Arthemisia per l’ottimo lavoro che sta facendo con la mostra su Monet e per la decisione di ampliare le possibilità di visita grazie all’apertura straordinaria di domani che sono certo sarà molto apprezzata». 

In esposizione ci sono 60 capolavori provenienti dal Musée Marmottan Monet di Parigi, tra cui le Ninfee, gli Iris, i paesaggi londinesi e molti altri ancora – arricchiti da sale spettacolari, tantissimi contenuti, video, testimonianze e atmosfere magiche.

Ultimo aggiornamento: 16:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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