PADOVA - Scatta il rincaro della tassa di soggiorno e gli aumenti colpiranno soprattutto bed & breakfast e Airbnb, che vedranno più che raddoppiata la tassazione.
Cosa cambia
L'imposta di soggiorno, come previsto dalla legge, è una tassa di scopo: il gettito è cioè vincolato al finanziamento di interventi relativi al turismo, come ad esempio azioni a sostegno delle strutture ricettive, come campagne di marketing e comunicazione a promozione del territorio. La rimodulazione delle tariffe, che entrerà in vigore dall'1 luglio, va da 0,5 a 1,5 euro a seconda della tipologia ricettiva e del suo livello, e assicurerà un gettito aggiuntivo per il 2024 di circa 470mila euro. «I dati generali parlano di un fortissimo incremento degli arrivi e delle presenze turistiche in questi ultimi anni, del notevole impegno profuso e degli investimenti fatti dall'amministrazione comunale nelle campagne marketing che anche in queste settimane sono sui principali media e tv nazionali, ma anche degli investimenti fatti nel nostro polo museale e di quelli per le grandi mostre. Abbiamo perciò valutato una leggera rimodulazione della tassa di soggiorno - ha spiegato l'assessore al Turismo, Andrea Colasio -. Gli incrementi sono di 0,5 euro per gli alberghi dalle 3 stelle in su, mentre abbiamo riallineato le aliquote relative del sistema extra alberghiero, che in alcuni casi sono passati da 1 a 2 euro, in altri da 1 a 2,5 in linea con quanto è praticato in altre città turistiche paragonabili alla nostra».
Promozione turistica
«Parallelamente abbiamo presentato alle categorie del settore ricettivo e turistico un piano strategico d'azione per la promozione turistico-culturale della città, che è stato pienamente condiviso - ha aggiunto -. Le associazioni del settore hanno anche apprezzato quanto stiamo facendo nel campo dell'incoming: quindi Iat, gestione del Sito di destinazione, grandi mostre, musei, iniziative per il Natale. Con le maggiori entrate della tassa di soggiorno potremo rafforzare le politiche di promozione turistica».
«A dodici anni dall'istituzione dell'imposta di soggiorno era opportuno un aggiornamento delle tariffe per allineare Padova alle altre città di riferimento per dimensione e rifrattività turistica e in considerazione del cambiamento di scenario che ha visto un crescente peso delle locazioni turistiche all'interno delle abitazioni sul totale della capacità di accoglienza della città - ha detto il titolare della delega ai Tributi, Antonio Bressa -. Grazie alle risorse dell'imposta potremo dare continuità alle azioni di marketing territoriale che hanno portato a registrare a Padova il dato record di oltre 1,7 milioni di pernottamenti. Come abbiamo condiviso con le associazioni di categoria, quello che stiamo mettendo in atto è un vero e proprio investimento per la crescita turistica di Padova, i cui benefici si riversano su tutta l'economia della città».
«La cosa importante - ha concluso il presidente dell'Ascom, Patrizio Bertin - è che questo aumento vada effettivamente a finanziare iniziative di promozione turistica. È fondamentale infatti promuovere a tutti i livelli le bellezze della nostra città».