PORDENONE - Nulla da fare. La polemica continua sul taglio dei 48 alberi dell'ex fiera è difficile da digerire per il primo cittadino. Al punto che ieri, ancora una volta, Alessandro Ciriani ha riportato sul tavolo la discussione, ma con un obiettivo ben preciso. «Cifre come quelle che abbiamo fatto circolare nel Bilancio, non si sono mai viste. Tutto destinato a scuole, edifici, università, formazione, viabilità, infrastrutture, interventi manutentivi, servizi sociali ed eventi. Insomma, penso proprio che non abbia alcun senso focalizzare continuamente l'attenzione su una cinquantina di alberi che saranno tagliati e che ancora fanno polemica.
LE DATE
Certo è che il 10 gennaio, giorno in cui il Tar prenderà in mano la sospensiva sul taglio degli alberi, fa paura a tutti. Ai ricorrenti, Legambiente in pole position, ma anche al Comune. Del resto se il Tribunale amministrativo non accogliesse la sospensiva già il giorno dopo la sentenza, il Comune potrebbe partire con la sega elettrica senza attendere la sentenza sul merito. Cosa del resto che accadrà, se la decisione dovesse essere questa. Ma se invece il Tar accogliesse la sospensiva, allora si ribalterebbe la situazione e l'ex Fiera, quasi certamente non andrebbe più avanti perchè i tempi, diventerebbero eccessivi. Salvi gli alberi, persi 21 milioni. «Non siamo particolarmente preoccupati perchè riteniamo di aver fatto tutto in maniera corretta - ha spiegato l'assessore Lidia Diomede - certo è che le sentenze non sono mai scontate». Insomma, ancora qualche giorno poi il quadro sarà più chiaro.
I RIFIUTI
«Se c'è una cosa che non rifarei? Devo essere sincero - ha spiegato il sindaco Ciriani - ovviamente come tutti qualche errore lo abbiamo fatto, ma ritengo che non ci sia stato alcuno sbaglio eclatante, nulla di particolarmente grave. Se proprio volessimo trovare una cosa che tornando indietro mi sarei risparmiato, oppure avrei atteso ancora un anno prima di portarla a compimento, è la rivoluzione dei rifiuti. Personalmente sono sempre stato per i cassonetti grandi sulla strada e quindi, spendendo un milione in più anche quest'anno li potevamo lasciare dove erano e non lambiccarci l'anima. Ecco, forse è l'unica cosa. Oggi, però, devo dire che la situazione non è come la dipingono le opposizioni, ossia un caos inenarrabile. Io giro parecchio in città e non la vede nè sporca, nè decrepita, nè degradata. La vedo bella, con un vestito impeccabile dove ci sono alcune macchie che esistono sempre nelle stesse zone, sempre negli stessi condomini. Abbiamo acquistato anche le telecamere e proseguiremo sia con l'attività di prevenzione, ma anche con quella legata alle multe, anche se onestamente al sottoscritto non piace multare le persone. però se si rende necessario è giusto e doveroso farlo».
IL PATTO
Ciriani, però, lancia anche un monito e chiude il discorso rifiuti con patto con i cittadini. «Pordenone ha record - ha spiegato il primo cittadino - che è quello di avere le bollette della raccolta delle immondizie tra le più basse in Italia. Un record che oggi è possibile proprio grazie al fatto che il bilancio di Gea in sette anni è più o meno sempre lo stesso, senza un aumento di costi spropositato. È evidente, però, che se i cittadini non saranno diligenti, se non ci sarà una collaborazione seria, con la volontà di metterci l'impegno, quello che oggi è un record a livello nazionale, non saremo più in grado di mantenerlo perchè i costi sono destinati ad aumentare». Resta un'ultima cosa da capire. Il bilancio di mandato è ottimo, gli obiettivi sono stati raggiunti, le squadre di giunta e di maggioranza funzionano, gli è stata offerta una candidatura di tutto rispetto perchè allora - chiede un giornalista dalla platea - l'impressione è che il sindaco sia sempre "incazzato"? Dopo la risata generale, la risposta. «Lo dico come Jessica Rabbit - conclude Ciriani - non sono così. Mi dipingono».