Il messaggio, che è un rinforzo rispetto a quanto già consigliato dalla Protezione civile regionale, è firmato da Trenitalia: «Non viaggiate».
I PROBLEMI
La comunicazione iniziale parlava di sospensione del trasporto pubblico locale. Ma da mezzogiorno di ieri si è fermato tutto. Anche i treni. L’ordinanza della Protezione civile, infatti, è stata più precisa: stop al trasporto pubblico locale automobilistico, ferroviario e marittimo da mezzogiorno. È rimasto operativo (e lo sarà anche oggi) solo l’aeroporto di Ronchi dei Legionari. Per il resto, il Friuli è stato tagliato fuori dalla rete dei trasporti nazionale e interregionale. Troppo alto, infatti, il rischio che la rete ferroviaria riportasse danni a causa soprattutto del vento forte. Il problema? Molti pendolari non erano a conoscenza dell’ultima ordinanza e si sono messi in viaggio pensando che i treni fossero in salvo. Risultato? Schermi delle stazioni “impazziti”, ritardi di oltre due ore che poi sono si sono trasformati in cancellazioni. Proteste e rassegnazione tra chi doveva andare a lavorare. Ma la situazione è pure peggiorata nel pomeriggio, fino alla notizia della messa a disposizione di 14 treni d’emergenza lungo le principali linee della regione. «Nella mattinata - ha spiegato Rfi in una nota - è previsto un aggiornamento da parte della Regione in relazione all’evoluzione dell’allerta meteo in base alla quale verranno comunicate condizioni e tempistiche per la ripresa della circolazione dei treni». Ancora tutto fermo, quindi. È la giornata più difficile.
STUDENTI
Pendolari e studenti del Fvg che dovevano raggiungere il Veneto si sono ritrovati improvvisamente appiedati. Il fermo è scattato a mezzogiorno quando i bus di Atap, Arriva Udine e Apt di Gorizia ma anche tutti i treni regionali sono stati soppressi. La sorpresa è arrivata nel primo pomeriggio quando migliaia di studenti e di pendolari sono dovuti rincasare. Tutti i viaggiatori sono rimasti bloccati al confine regionale. A cercare di porre rimedio è stata Atvo, l’ azienda pubblica di trasporto che ha rafforzato le linee che dal vicino Veneto portano nei territori di Udine e Pordenone. Di fatto gli utenti hanno potuto raggiungere Latisana o Bagnarola e Sesto al Reghena, poi da qui tutti hanno dovuto chiedere ad amici e parenti di andarli a prendere. Non è andata meglio con le ferrovie. Nell’arco della giornata di ieri i treni a lunga percorrenza diretti in Fvg hanno subito limitazioni di percorso; cancellato un Intercity proveniente da Roma e diretto a Trieste. E oggi non andrà meglio. Stop anche a quattro Euronight, programmati per oggi i treni alta velocità previsti in partenza questa mattina da Trieste e diretti a Milano (ore 7.07; ore 9.39), Roma (ore 6.42) e Torino (ore 6) partiranno da Venezia Mestre. Superlavoro anche per i tecnici di Ferrovie dello Stato che da ieri mattina sorvegliano il fiume Tagliamento a Latisana. Per tutta la giornata e la notte appena trascorsa sono sempre rimasti in contatto con la Protezione civile per l’eventuale piena. Per questo è stato previsto anche l’innalzamento del grande ponte ferroviario sulla linea Venezia-Trieste. Un’ opera incredibile che permette di alzare di un paio di metri l’intero viadotto.