Colpita al volto mentre cercano di rubarle la borsa dalla bici, incastrati dalle telecamere i tre rapinatori della Seat Ibiza blu

I tre responsabili, due uomini e una donna, identificati dopo una lunga indagine, sono tutti residenti nel trevigiano

Giovedì 2 Maggio 2024
Colpita al volto mentre cercano di rubarle la borsa dalla bici, incastrati dalle telecamere i tre rapinatori della Seat Ibiza blu

SACILE - Sono stati inviduati i tre responsabili di una tentata rapina commessa lo scorso 26 aprile ai danni di una badante ucraina di 52 anni di Sacile. Si tratta di due uomini e una donna residenti nel trevigiano, ora indagati per il reato di concorso in tentata rapina e concorso in lesioni personali, con l’aggravante di aver commesso il fatto con travisamento. L'uomo che ha agito direttamente indossava un cappellino per impedire di essere riconosciuto. Su proposta del Pm Carmelo Barbaro, il Gip del Tribunale di Pordenone Milena Granata ha applicato a T.A. 53 anni di Farra di Soligo la misura cautelare nel carcere di Treviso, per G.N., 35 anni di Gaiarine, la misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico mentre il 52enne B.R. di Vittorio Veneto, invece, è stato deferito in stato di libertà.

Cosa è successo

Il giorno dopo aver subito il tentativo di rapina la donna si era recata alla stazione dei carabinieri di Sacile per denunciare quanto accadutole. La 52enne presentava evidenti lividi al volto. Secondo quanto raccontato ai militari dell'Arma, era in Largo Claudio Monteverdi, nelle vicinanze dell’Ufficio Postale, quando un uomo con un cappellino le si è avvicinato di spalle. Nel tentativo di sottrarle la borsa, l'ha colpita al viso due volte, facendole cadere a terra gli occhiali da vista che indossava. Nonostante i due colpi ricevuti, ha opposto ogni resistenza al furto della borsa, trattenendole nel cestino della propria bici riuscendo così a non farsela portare via. Nel frattempo il criminale si era già dato alla macchia, salendo salendo a bordo di una Seat Ibiza di colore bluastro, già pronta ad aspettarlo.

La donna ha riferito di non aver chiamato subito il 112 poiché doveva necessariamente andare ad accudire una persona anziana non autosufficiente.

Le indagini

L’indagine, avviata nell’immediatezza, si è mossa di principio con l'ascolto dei testimoni che avevano assistito alla scena vicino l'ufficio postale di San Odorico. Visionate le immagini del sistema di video sorveglianza cittadino, si è così risaliti all’auto in uso al malfattore, che quel pomeriggio si aggirava per Sacile con a bordo tre individui proprio alla ricerca di vittime da rapinare. Nei pressi della stazione ferroviaria di Sacile, ad esempio, gli occupanti della Ibiza adocchiavano e seguivano una giovane donna in sella a una bici ma desistevano dall’intento in quanto la ragazza si era diretta in viale Lacchin in vicinanza del comando dei Carabinieri. Proseguendo nella loro ricerca, quindi, in prossimità del sottopasso ferroviario di via G. di Vittorio, i tre individuavano la donna ucraina che conduceva a mano la propria bici. Scelto il bersaglio da colpire, ecco che mettevano in atto il loro piano, che, come sappiamo, non ha avuto esito positivo per i malviventi.

Ultimo aggiornamento: 13:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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