ROVIGO - Per qualcuno era quasi un eroe vendicatore. Per le forze dell'ordine è, invece, solo un vandalo da punire. Fatto sta che Fleximan, dopo i suoi raid distruttivi ai danni degli autovelox di mezzo Veneto, era diventato addirittura una maschera del carnevale di Venezia tanto hanno avuto eco le sue "gesta". Ma ora il danneggiatore - o per lo meno uno degli emulatori che ha agito in terra rodigina - ha un nome e un volto: Enrico Mantoan, ha 42 anni, nato nella Bassa Padovana e residente in Basso Polesine, metalmeccanico con qualche precedente di polizia per reati legati alla sua militanza in gruppi che si configurano nel mosaico dell'estremismo di destra, in particolare quello che si alimenta e sviluppa tra le pieghe dei social network. Protagonista di iniziative di Soccorso Nazionale, è considerato vicino a Luca Leardini, coordinatore provinciale di Forza Nuova a Padova.
LE INDAGINI
La Procura di Rovigo gli contesta cinque episodi, su otto colpi in Polesine: il "taglio" del velox a Bosaro del 19 maggio e del 19 luglio 2023, di quelli di Corbola e Taglio di Po la sera della Vigilia di Natale del 2023 e, ultimo, quello di Rosolina il 3 gennaio.
LA CONFESSIONE
Ho fatto tutto da solo» ha raccontato Mantoan ai militari quando, dopo la perquisizione, è stato portato in caserma. Insomma, nessun amico a fargli da spalla, nessun gregario a fargli da palo: nelle notti a cavallo tra la fine dell'anno scorso e l'inizio di questo, lui, solo, avrebbe preso il flessibile, l'arnese che sega il metallo - e che lui sa ben usare vista la sua occupazione quale operaio metalmeccanico - per andare ad abbattere gli autovelox, "colpevoli" di vessare gli automobilisti scattando troppe multe. Con buona pace dei Comuni proprietari dell'apparecchio e del fatto che il costo del danneggiamento poi sia finito in capo alla collettività.
CAUTELA
Ma se nei primi quattro danneggiamenti, il 42enne sarebbe stato cauto e avrebbe agito con circospezione, è stato l'ultimo episodio, quello di Rosolina, a metterlo nei guai. Nelle ore dell'"attentato" la sua auto è stata registrata più volte dai sistemi di sicurezza stradale. Poi, sulla base di quella targa, i militari hanno rilevato la sua presenza anche nelle immagini delle telecamere presenti nel tragitto che dall'abitazione del 42enne porta ai luoghi degli altri danneggiamenti di Bosaro, Taglio di Po e Corbola. Ecco la pista dell'Arma. Ed ecco quindi la firma del pubblico ministero del mandato di perquisizione, il cui esito ha consentito di far scattare la denuncia.
GLI SVILUPPI
Ora l'obiettivo è quello di capire se Enrico Mantoan abbia agito anche al di fuori dei confini della provincia di Rovigo: numerosi i casi anche nella Bassa Padovana, dove è nato l'indagato. E il movente? Il 42enne è il primo Fleximen registrato: la procura gli attribuisce il colpo del 19 maggio a Bosaro. Il primo in Veneto, quello che l'ha consacrato "eroe" sui social. Visti i precedenti dell'uomo, dietro le gesta del "vendicatore" degli automobilisti multati dai velox, potrebbero esserci motivi politici: è un militante di gruppi di estrema destra, contro l'autorità e le "vessazioni" delle multe inflitte dai rilevatori di velocità.