Intesa Comune-Demanio: nell'ex caserma Silvestri maxi-parcheggio, area verde e archivi

Mercoledì 6 Aprile 2022 di Elisa Barion
I vasti spazi dell'ex caserma Silvestri

ROVIGO - Un parcheggio e un’area verde all’interno dell’ex caserma Silvestri saranno messi a disposizione dei cittadini e dei visitatori che arrivano in centro. Così l’imponente area di 30mila metri quadrati che fino al 31 dicembre 2012 ha ospitato il 5. Reggimento artiglieria controaerei Pescara «non sarà un luogo desertificato», come sottolinea il sindaco Edoardo Gaffeo. La giunta comunale sta lavorando gomito a gomito con l’Agenzia del demanio, attuale proprietaria dell’area dopo che nel marzo 2015 è stata formalmente dismessa dal ministero della Difesa, per mettere in campo un progetto di riqualificazione condiviso a beneficio dell’intera città. I soggetti che partecipano a questa opera di coprogettazione, come l’ha definita l’assessore all’Urbanistica Luisa Cattozzo, oltre al Demanio, sono, appunto, anche il Comune e la Soprintendenza.

L’INTESA

«Abbiamo sottoscritto un accordo di programma - ha precisato l’assessore - che si è rivelato una bella pratica già sperimentata per l’ex caserma Gattinara», ovvero l’ex sede della questura di via Badaloni che diventerà la nuova sede del Tribunale. «Da qualche mese - ha spiegato Cattozzo - siamo in stretto contatto con l’Agenzia del demanio per l’ipotesi di riqualificazione di tutta l’area dell’ex caserma Silvestri. Si tratta di un lavoro di coprogettazione perché, ancora una volta, i colloqui che stiamo avendo con il Demanio sono per consentire che la città possa riappropriarsi di quest’area».
L’investimento da parte del Demanio per la riqualificazione in questione, vale la pena ricordarlo, è di 35 milioni di euro. Nei piani di palazzo Nodari, dunque, «ci saranno delle funzioni aperte alle necessità dei cittadini e degli spazi che saranno ceduti al Comune per migliorare l’assetto sistemico della città e del centro in termini di verde e di parcheggi». Il tutto concordato con la Soprintendenza «per capire come meglio gestire l’accessibilità a quest’area senza impattare nel contesto viabilistico del centro, dove prevalentemente ci sono sensi unici o strade a vicolo cieco. Per cui stiamo trovando la soluzione che meglio si presta a far sì che ciò che andremo a realizzare, come spazio che rimarrà alla città, non risulti impattante per il flusso del traffico».

VIABILITÀ

Il traffico, appunto, è il nodo cruciale della riqualificazione, in questo momento. Il Piano del traffico, cui la giunta sta lavorando da tempo, è ancora al vaglio degli uffici tecnici anche, ma non solo, per consentire le necessarie e dovute valutazioni legate al futuro dell’ex caserma. A questo si aggiungono dei passaggi istituzionali e politici che coinvolgono i consiglieri comunali. «Sul Piano del traffico - chiarisce il sindaco - ci sono ancora delle valutazioni in corso cui stiamo lavorando legate, in particolare, alla pedonalizzazione di piazza Duomo e di via Badaloni che vorrei sottoporre alla maggioranza e ai consiglieri prima di portare il Piano in giunta».
L’idea, annunciata da Gaffeo a fine gennaio e che ha fatto insorgere sia il capogruppo della Lega Michele Aretusini che il vicecommissario provinciale di Forza Italia Andrea Bimbatti, è quella di vietare al traffico l’intera area compresa tra piazzetta Caffaratti, piccolo parcheggio situato sul retro del palazzo delle Poste centrali, un tratto di via Casalini, piazza Duomo, via Mure ospedale e l’intera via Badaloni, creando una nuova maxi area pedonale nel cuore del centro. Il tutto passando per la riqualificazione dei portici di via Badaloni, lungo la quale sono operative diverse attività commerciali, grazie a fondi legati al Piruea.
Tornando all’ex caserma Silvestri, è previsto che all’interno dell’enorme area demaniale si trasferiscano quelle che Gaffeo definisce «alcune funzioni centrali dello Stato che vengono svolte su base periferica: l’Agenzia delle entrate, l’Archivio notarile e l’Archivio di Stato non solo di Rovigo, ma anche di gran parte degli archivi collegati all’Archivio di Stato di Mestre, con la sistemazione di circa 3,5 chilometri di scaffalature lineari».
 

Ultimo aggiornamento: 07:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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