Pausa-pipì? Si timbra il cartellino
Personale in rivolta all'ospedale

Domenica 16 Ottobre 2016 di Marina Lucchin
Pausa-pipì? Si timbra il cartellino Personale in rivolta all'ospedale
19

ROVIGO - Per avere il tempo di fare pipì bisognerà timbrare il cartellino. Idem se si vuol mangiare un pacchetto di cracker o un frutto, pur rimanendo seduti alla propria scrivania. E stessa cosa se si va a bere il caffè, anche solo alla macchinetta. Succede all'Ulss 18, come lamentano i lavoratori che ieri, in 400, hanno affollato l'auditorium dell'ospedale di Rovigo per l'assemblea convocata dai sindacati, la Funzione pubblica provinciale di Cgil, Cisl e Uil.
A scatenare la loro indignazione è stato il corso di formazione sull'orario di lavoro e sulla legge 116 del 2016, ovvero quella nata contro i "furbetti del cartellino", organizzata dalla dirigenza dell'azienda sanitaria. Quanto affermato dal relatore del corso, sposato anche dai vertici dell'Ulss e denunciato dai sindacalisti, è che chi si assenta anche per cose di poco conto, come appunto recarsi al bagno, dovrebbe timbrare il cartellino per poi recuperare i minuti persi...
 

Ultimo aggiornamento: 15:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci