ROVIGO - Un uomo ha cercato di togliersi la vita gettandosi nelle acque del Po in località Giaretta di Occhiobello ed è stato salvato dai carabinieri. Prima di tuffarsi nel fiume, l'aspirante suicida aveva telefonato al 112 per annunciare il suo proposito motivando il gesto con problemi di natura familiare. L'operatore della centrale operativa, che conosceva l'uomo per via delle sue precedenti situazioni di disagio, lo ha intrattenuto in conversazione nel tentativo di farlo desistere e, riuscito a farsi indicare dove si trovasse, ha immediatamente attivato le ricerche, inviando l'autoradio in turno sull'argine del Po.
L'uomo, intanto, aveva interrotto la comunicazione, dicendo di volere «fumare l'ultima sigaretta» prima di lanciarsi nel fiume. I militari della centrale operativa e dell'aliquota radiomobile di Castelmassa si sono precipitati nella località segnalata e, superata a piedi una fitta e impervia boscaglia, hanno raggiunto la riva del fiume, dove hanno individuato un cumulo di indumenti ed effetti personali e avvistato l'uomo nelle acque del fiume.
Gli agenti hanno così avviato una negoziazione con l'uomo e lo hanno persuaso ad avvicinarsi.
Sono arrivate anche parole di elogio e ringraziamento per i carabinieri da parte del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia: «Il lavoro dei Carabinieri del radiomobile di Castelmassa ha salvato una vita, usando il buon senso, la sensibilità umana, la conoscenza del territorio e dei suoi abitanti. Non solo lotta al crimine, anche impegno (e non è la prima volta) per la sicurezza della gente. A questi uomini e donne in divisa va la nostra gratitudine. Tanto di cappello – aggiunge il Governatore – al Carabiniere che al telefono ha capito al volo che si trattava di una persona con disagio, lo ha calmato parlandogli, e ha immediatamente allertato i colleghi».