Focolaio di Covid in ospedale: si ferma il reparto di Chirurgia

Martedì 26 Luglio 2022 di Mauro Favaro
L'ospedale San Valentino di Montebelluna
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MONTEBELLUNA - Focolaio di Covid in Chirurgia: l’ospedale isola il reparto, blocca i ricoveri, ferma le visite dei familiari e congela le sale operatorie per due giorni. Nell’unità chirurgica del San Valentino sono emersi otto contagi. Il virus ha colpito cinque pazienti su venti ricoverati, un medico e due operatori sociosanitari.

Davanti a questi numeri si è deciso di far subito scattare tutte le possibili misure di precauzione per scongiurare il rischio di un ulteriore sviluppo dell’epidemia all’interno dell’ospedale di Montebelluna. Dallo scorso fine settimana sono stati azzerati i nuovi ricoveri. Parallelamente, sono state sospese le visite dei familiari, escluse quelle per i pazienti in fase ormai terminale. E tra ieri e oggi si sono fermate anche le sale operatorie per gli interventi programmati. Le prestazioni per le urgenze, invece, non hanno subito alcun contraccolpo.

IL RISCHIO

«Venerdì è emerso che cinque pazienti erano positivi al coronavirus. In questo periodo capita di avere ricoverati positivi, ma non cinque in un colpo solo. Ai quali si sono poi aggiunti anche un medico e due operatori – fa il punto Marco Cadamuro Morgante, direttore dell’ospedale di Montebelluna – il reparto di Chirurgia è stato isolato in modo precauzionale, per verificare che non ci fossero altre persone contagiate. C’era il rischio che i pazienti colpiti dal coronavirus passassero da cinque a venti. E abbiamo già visto cosa più comportare». Il riferimento è in particolare al febbraio del 2020, quando il reparto di Geriatria dell’ospedale di Treviso venne blindato in seguito all’individuazione del primo focolaio da Covid a livello provinciale. Fu il caso che segnò l’esplosione dell’epidemia anche nella Marca. Oggi la situazione è diversa. Ma si è ancora nel pieno dell’ondata estiva del coronavirus, che tra l’altro non era attesa, non con queste dimensioni, almeno. Da qui la scelta di continuare a muoversi con i piedi di piombo all’interno dell’ospedale.

IL PROVVEDIMENTO

E per questo nell’area chirurgica sono state temporaneamente sospese anche le attività per gli interventi programmati. «Tra ieri e oggi ne sono slittati quattro – fa i conti il direttore del San Valentino – i tamponi eseguiti a tappeto, comunque, non hanno evidenziato altri problemi. E già da domani la situazione del blocco operatorio della Chirurgia tornerà alla normalità anche per quanto riguarda le prestazioni programmate. Quelle urgenti, invece, non sono mai state fermate». «In sostanza abbiamo precauzionalmente alleggerito il peso sul reparto – aggiunge – in modo da poter fare tutte le verifiche precauzionali necessarie per poi ripartire senza altre difficoltà». Da dove è arrivato il virus che poi si è allargato tra il gruppo di pazienti della Chirurgia? A quanto pare dai familiari di qualche persona ricoverata. Di seguito l’elevata contagiosità della variante Omicron 5 ha fatto il resto. «I pazienti risultati positivi sono stati isolati e stanno bene – sottolinea Morgante – abbiamo evitato il rischio che si sviluppasse qualcosa di più pesante. E alla fine sono stati spostati solo quattro interventi chirurgici programmati, che andremo a recuperare nel più breve tempo possibile».

IL PICCO

L’ondata estiva del Covid ha ormai raggiunto il proprio picco nella Marca. La discesa, però, non è velocissima. Ad oggi sono ancora quasi 15.300 i trevigiani costretti all’isolamento. Gli ospedali della provincia contano sempre il ricovero di 147 pazienti Covid positivi. Compresi due in Terapia intensiva: uno a Treviso e uno a Conegliano. Si continua a fare quasi 2mila tamponi al giorno, tra Covid Point e farmacie. Ma il rapporto tra positività e test è calato fino al 35%.

L’AUSPICIO

«Siamo in una fase di stabilità – tira le fila Francesco Benazzi, direttore generale dell’Usl della Marca – ci auguriamo che con l’inizio di agosto possa progressivamente diminuire anche il numero dei ricoveri negli ospedali, così da poter tornare a concentrarci al 100 per cento sul recupero delle visite specialistiche e degli interventi chirurgici per rispondere alle persone che stanno attenendo». 

Ultimo aggiornamento: 16:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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