FARRA DI SOLIGO - Un aneurisma improvviso nella notte. Così è morto Claudio Nardi, pioniere del bio nelle terre del Prosecco e patron -insieme al fratello Ivo- di Perlage, una delle aziende di eccellenza della Docg.
L'AZIENDA
La storia di Perlage nasce nel 1985, quando i 7 fratelli Nardi, il padre Tiziano e la madre Afra, hanno deciso di iniziare l'avventura dell'agricoltura e la viticoltura biologica, partendo dalla Riva Moretta, lo storico vigneto nel cuore del Prosecco Superiore Docg. Una scelta che ha portato Perlage ad essere, oggi, uno dei più rinomati produttori di vino biologico del Veneto, nonché tra le poche aziende che producono Prosecco biologico Docg presenti all'interno del Consorzio di Tutela del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene. L'attenzione di Perlage alla sostenibilità in viticoltura abbraccia l'intero processo produttivo, fin dalla scelta del terreno più adatto a quella del singolo vitigno. Sostenibilità ambientale che si protrae con estrema cura in ogni pratica agronomica in vigneto: un percorso fatto di persone, storie, intrecci di viti e di vite, germogli e frutti maturi, scoperte e riscoperte, ricerca e creatività.
IL CORDOGLIO
«Mi stringo alla famiglia e unisco al cordoglio per la scomparsa prematura di Claudio Nardi -afferma il sindaco di Farra Mattia Perencin- una famiglia conosciutissima nel territorio e a capo di una tra le più importanti aziende viticole della Docg». Anche Elvira Bortolomiol, presidente del Consorzio (di cui Ivo Nardi è sempre stato attivo membro) tiene a porgere a nome del mondo del Prosecco Superiore le condoglianze alla famiglia. «Accogliamo con grande dispiacere la notizia appresa poche ore fa della scomparsa del nostro socio Claudio Nardi, attento custode del suo vigneto, assieme alla sua famiglia è stato tra i primi pionieri della viticoltura biologica, intraprendendo con lungimiranza un percorso attento e sensibile al paesaggio. Siamo particolarmente vicini alla famiglia in questo momento, consapevoli che la perdita di figure visionarie e brillanti come quella di Claudio è un dolore che accomuna l'intera comunità».