​Trippa e pasta e fagioli a domicilio, i piatti tipici della tradizione li porta l'oste

Venerdì 13 Novembre 2020 di Elena Filini
Trippa e pasta e fagioli a domicilio, i piatti tipici della tradizione li porta l'oste
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TREVISO Trippa e pasta e fagioli a domicilio per vincere la crisi. E' la proposta del ristorante tipico la Colomba per l'asporto in epoca di pre-lockdown.

Durante la settimana due must della tradizione sono ordinabili da asporto. «Abbiamo pensato di proporre qualcosa in linea con il nostro dna - spiegano i due fratelli Sartorato - la Colomba è sempre stata un luogo in cui la cucina tradizionale la fa da padrone. Noi continuiamo con questo menù, che soprattutto in autunno ha i suoi estimatori». In questo modo anche la Colomba cerca soluzioni per cambiare pelle e reinventarsi. Christian ed Elisabetta Sartorato, figli di Luciano (il mitico patron della Colomba) stanno attendendo le prenotazioni. «Noi ci proviamo, così come abbiamo fatto in estate durante il ferragosto. Purtroppo abbiamo il grande handicap di non possedere un plateatico - spiegano - questo ci penalizza. Andiamo avanti con gli habituè, gli amici, gli uffici della zona durante la settimana. Abbiamo lanciato anche noi il delivery per la sera e proponiamo i nostri due grandi classici». 

Il Covid fa rinascere la tradizione: il ristorante che fa le trippe all'alba la domenica mattina

PONTE DI PIAVE - Trippa all'alba, preceduta da funghi e speck e, per iniziare, un buon caffè. No, il mondo non si è capovolto. Ma per arginare il calo di lavoro derivante dalla chiusura imposta alle 18 al ristorante Alla Croce di Negrisia si sono inventati un'originale domenica mattina.


Gentilezza, simpatia e il sapore della vera trattoria veneta. Così la Colomba sta resistendo al periodo davvero difficile. E anche la forza di due piatti poveri ma amatissimi, tipici del Veneto e della stagione. Così anche il centro storico cerca di differenziare le proposte e di non perdere la propria identità. «La nostra clientela è piuttosto tradizionale, la prenotazione e l'asporto non fanno ancora molto parte delle abitudini. Perchè venire in trattoria è sentire il profumo di casa stando però fuori. Non abbiamo ancora ricevuto grandi ordini, ma confidiamo nella settimana. E soprattutto nella volontà dei nostri habituè di provare nuove modalità per restare in contatto con noi». Anche la famiglia Sartorato ha atteso con ansia le risoluzioni del Ministero sulla fascia di rischio e la zona conseguente da assegnare al Veneto. Quando, la scorsa settimana, è stata decretata la gialla, il sollievo è stato palpabile. Il centro soffre soprattutto a causa degli spazi: il che si traduce in coperti tagliati. Ma la proverbiale operosità degli osti trevigiani sta dimostrando di reggere la crisi. 

Ultimo aggiornamento: 11:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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