Stop ai mezzi pesanti in centro storico a Treviso. Il Comune: «Sono un pericolo per i pedoni e danneggiano il porfido»

In arrivo il divieto per i mezzi superiori ai 35 quintali

Giovedì 28 Marzo 2024 di Paolo Calia
Un furgone in piazza dei Signori a Treviso

TREVISO - Stop ai mezzi pesanti di portata superiore ai 35 quintali, generalmente utilizzati dai fornitori di attività commerciali e dei locali, in centro storico. Non potranno più entrarci. Soprattutto nella delicatissima Calmaggiore. La revisione dei pass per le zone a traffico limitato sta procedendo: e questo sarà uno dei primi effetti. Di recente a Ca’ Sugana ci sono stati due tavoli di lavoro tra Polizia locale e Settore mobilità per portare avanti quella che sarà una vera e propria rivoluzione per la circolazione all’interno delle zone dove il traffico è consentito solo a residenti e a chi ha attività commerciali. Senza contare i permessi temporanei con scadenze temporali ben definite. L’obiettivo dichiarato è ridurre i pass attualmente attivi, che sono oltre seimila, ma passando attraverso un cambio radicale dei criteri per il rilascio. Il sindaco Mario Conte e l’assessore Andrea De Checchi hanno dato la linea di vincolare ogni permesso a un solo varco elettronico, quello che presiede la zona dove c’è la propria abitazione, garage o attività lavorativa.

Ma dentro questo confine si inserisce anche la stretta per i mezzi dei fornitori.

L’OBIETTIVO

Il comandante della Polizia locale Andrea Gallo è piuttosto diretto: «Vogliamo limitare l’accesso ai mezzi troppo grandi, che rischiano di creare problemi ai pedoni e anche al porfido. Penso alla zona del Calmaggiore, per esempio, dove spesso entrano grossi mezzi per consegnare materiale alle attività della zona. In molti casi sono troppo grossi per trasportare, alla fine, poche cose. Senza contare che poi devono fare manovre per girarsi. Hanno i permessi per entrare e lo fanno negli orari stabiliti - precisa - ma sono troppo ingombranti. Vogliamo quindi porre un limite». E il limite individuato nel corso dell’ultima riunione operativa è quello dei 35 quintali: «Le aziende di trasporto dovranno quindi organizzarsi con mezzi idonei. Stiamo parlando di sicurezza della circolazione pedonale e tutela del patrimonio stradale. Non credo sia possibile che un camion pesante faccia manovre in mezzo ai pedoni, molto spesso anziani e bambini, o che danneggi il fondo stradale per via della sua portata. Non vogliamo di certo penalizzare le attività commerciali, ma solo razionalizzare gli accessi dei fornitori individuando mezzi idonei per entrare in centro e fasce orarie adatte». Il divieto arriverà al massimo entro l’inizio dell’estate, dopo un confronto tra giunta e categorie del commercio. Potrebbe essere contenuto all’interno della delibera che certificherà la riforma degli accessi nelle ztl o diventare oggetto di un’ordinanza vera e propria da pubblicare entro poco tempo.

LE MODIFICHE

La rivoluzione vera e propria riguarderà poi la gestione del pass, come ormai anticipato più volte. In questo caso l’obiettivo è cancellare la possibilità di entrare in auto e uscire liberamente da tutti gli accessi al centro storico. E lo si potrà fare solo vincolando ogni singolo pass a un unico varco (quelli presenti sono tutti controllati dalle telecamere in grado di leggere le targhe) sia in ingresso che in uscita. «La necessità è di eliminare il traffico interno - continua Gallo - razionalizzando quindi gli accessi». Per farlo però è necessario ricalibrare le telecamere e, proprio in questi giorni, sono in corso dei contatti con la società di Firenze che gestisce tecnicamente l’intero impianto per capire come fare, se i modelli attualmente utilizzati vanno bene o se è necessario fare altri investimenti. Intanto i controlli sui tempi di permanenza nelle ztl sono sempre più stringenti. Nel 2023 sono state staccate più 50 multe, soprattutto tra Calmaggiore e piazza Rinaldi, a chi ha lasciato il proprio mezzo nelle zone a traffico limitato oltre il tempo consentito. Intervenire sugli accessi porterà, secondo l’amministrazione comunale, a un naturale calo del numero dei pass. In attesa dei cambiamenti la Polizia locale continua l’esame dei permessi rilasciati alle imprese addette alle manutenzioni, la tipologia più diffusa e che dà diritto a lasciapassare particolarmente elastici sia per quanto riguarda gli orari che i percorsi. Molti di questi però sono stati ottenuti dando informazioni sbagliate o palesemente false. E ora verranno ritirati. Lo scorso ottobre, nel corso di una prima revisione, ne vennero cancellati dieci.

Ultimo aggiornamento: 17:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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