Centro culturale islamico, iniziano i lavori e riesplode la protesta

Sabato 4 Maggio 2024 di Davide De Bortoli
Preghiera islamica (foto di archivio)

SAN DONÀ - Iniziati i lavori al centro culturale islamico in via Monte Popera, riesplode la protesta. La lamentela è dall'associazione "Arch+art" di San Donà che ha realizzato il vicino parco Scultura in Architettura. L'iniziativa del centro islamico è dell'associazione musulmana "Arrahma" che attualmente ha sede in via La Pira, ma il gruppo intende trasferirsi in via Monte Popera, al posto dell'ex sala biliardi Cantiere, chiusa da circa dieci anni.
Ieri "Arch+art" ha presentato una segnalazione per la presunta irregolarità del cantiere scrivendo all'Ulss 4, al Comune, alla Polizia locale e a tutti gli assessori. «Si segnala che il 18 marzo sono iniziati i lavori si legge nel documento con demolizione e smaltimento di controsoffitti e impianti completati "in sordina" durante il periodo di feste e ponti tra il 25 aprile e il 1 maggio, senza che fino a ieri (2 maggio) fosse posto all'esterno alcun cartello, apparso oltre che in modo tardivo anche gravemente incompleto».

Si chiede quindi conferma "se la proprietà sia di "Arrahma" poiché al 18 marzo, in base a una visura catastale, il proprietario risulterebbe ancora la precedente ditta Maico" di Salgareda.

«NESSUNA RISPOSTA»
«Il Comune non ha risposto alle nostre precedenti comunicazioni continuano da "Arch+art" sia dell'8 agosto 2023 che del 14 marzo 2024: dalla prima sono passati circa 240 giorni e dall'ultima oltre un mese. D'altra parte chiediamo come l'Amministrazione comunale intenda procedere per valorizzare il parco della Scultura in Architettura indicato nel programma elettorale, e sancire un impegno politico: a partire dal rinnovo della convenzione che da 20 anni regola i rapporti con la nostra associazione che ha creato il parco». L'area, infatti, è nota a livello internazionale agli appassionati di arte e architettura per essere un museo all'aperto, con installazioni e sculture di architetti, artisti e designer tra cui "La casa abbandonata" di Aldo Rossi, opere di Bruno Munari, Alessandro Mendini, Sol LeWitt, Toni Follina, Riccardo Dalisi, Riccardo Licata, Mauro Staccioli, e un edificio progettato dal portoghese Álvaro Siza.

IL SINDACO
«Faremo le opportune verifiche come già spiegato e come avviene per ogni altro tipo di attività replica il sindaco Alberto Teso -. Al Comune risulta che i musulmani abbiano presentato una regolare "Scia" per lavori di manutenzione, cioé una "Segnalazione certificata di inizio attività". Ho già fatto un sopralluogo e un paio di attività della zona hanno chiesto informazioni sui nuovi inquilini, ma senza allarme. Abbiamo visto anche il sollecito di "Arch+art" per il rinnovo della convenzione per la gestione del parco, e provvederemo appena possibile. Il Comune in questi mesi ha dovuto provvedere ad alcune scadenze urgenti, tra cui quattro concorsi».
Una delegazione del gruppo "Arrahma" nel marzo scorso aveva consegnato al sindaco un defibrillatore per la città, e a margine dell'incontro si era parlato del trasferimento. I musulmani hanno confermato di aver acquistato l'ex Cantiere e che, una volta sistemato, intendono creare momenti di apertura e condivisione per dare un segnale di trasparenza. Sul versante politico il primo cittadino ha ricevuto l'invito a vigilare da parte del consigliere Alberto Schibuola (Lega), mentre ha incassato il plauso di tutta l'opposizione per la lungimiranza dimostrata in merito al nuovo centro musulmano.
 

Ultimo aggiornamento: 14:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci