Aeroporto Marco Polo, 45mila multe in 6 mesi: la Ztc "vale" 7 milioni l'anno

Sabato 9 Marzo 2024 di Elisio Trevisan
MESTRE Il parcheggio dell'aeroporto Marco Polo di Tessera

MESTRE - Altro che autovelox. La Ztc dell’aeroporto Marco Polo di Venezia (Zona a traffico limitato) è una vera miniera per il Comune di Venezia. In 6 mesi ha portato 45 mila multe, una media di 250 al giorno. Vale a dire che, anche tenendosi bassi ossia considerando 81 euro per ogni sanzione (il minimo previsto per questo tipo di violazione, ma si può arrivare anche ad un massimo di 321 euro, mentre per ciclomotori e moto va da 38 a 156 euro), fino ad oggi nelle casse di Ca’ Farsetti sono entrati 3 milioni 645 mila euro.

In un anno, continuando con questo ritmo, il Comune potrà incamerare 7 milioni di euro, ma in realtà incasserà molto di più: i primi sei mesi di funzionamento della Ztc corrispondono infatti alla stagione invernale quando ci sono meno aerei, i prossimi sei mesi saranno quelli della stagione estiva con picchi di passeggeri. 


I NUMERI
Dopo i primi due giorni dall’avvio della Ztc lo scorso primo settembre, con le prime 700 multe affibbiate, la Polizia Locale disse che le sanzioni sarebbero scese gradualmente fino ad arrivare ad un centinaio al giorno (con un incasso annuale di 2 milioni 900 mila euro), e invece sono scese sì ma a 250. In buona sostanza si è arrivati quasi agli stessi numeri di fine 2019 quando la Ztc funzionò per poco più di un mese prima di essere sospesa per oltre quattro anni a causa dei tanti difetti del sistema di 52 telecamere che sorvegliano i varchi dell’area aeroportuale: in quel lasso di tempo le multe furono 11 mila ma molte vennero annullate perché i giudici davano ragione agli automobilisti che facevano ricorso. Adesso il sistema è stato messo a punto, e funziona, le multe non vengono annullate, e in un anno il Comune potrà incassare più o meno 10 milioni di euro. Che si aggiungono ai circa 12,5 milioni di euro dalla tassa d’imbarco (2,5 euro per ogni passeggero in partenza dall’aeroporto intercontinentale). Oltre 20 milioni di euro l’anno che l’aeroporto “dona” all’Amministrazione veneziana. Solo che i 10 milioni della Ztc sono frutto di un’iniziativa voluta da Save, il Gruppo presieduto da Enrico Marchi che gestisce il sistema aeroportuale del Triveneto, la tassa d’imbarco, invece, l’ha istituita il Comune e Save la subisce, tanto che, assieme alle compagnie aeree low cost, ha fatto ricorso ed è in attesa della sentenza del Consiglio di Stato. Save sostiene che la tassa d’imbarco, rende il Marco Polo l’aeroporto più caro d’Italia, e le compagnie a basso prezzo minacciano di andarsene altrove. Il Comune ribatte che l’imposizione è prevista da una legge dello Stato e serve a mantenere una città fragile come Venezia. Uno scontro che dura ormai da più di un anno e che è diventato anche politico. La Ztc, invece, l’ha appunto voluta Save - e per questo ha firmato una convenzione col Comune che scade quest’anno - perché c’erano troppi veicoli che intasavano le strade dello scalo, automobili e navette dei noleggi per turisti e dei parcheggi esterni concorrenti con i suoi. Il risultato è che l’intasamento l’ha espulso fuori in centro al paese di Tessera i cui abitanti non riescono nemmeno ad entrare nei propri garage perché gli accessi sono sbarrati dai veicoli in divieto di sosta. 


LE CODE
Sono tutti in attesa di entrare all’aeroporto per andare a prendere passeggeri in arrivo con i vari voli della giornata. Ed è già capitato che molti non riescano a rispettare i 7 minuti più 1 di tolleranza consentiti per girare dentro al perimetro dello scalo prima di prendere la multa: tutti, infatti, puntano al park “sosta breve” che è proprio di fronte all’aerostazione e inoltre è il meno caro (gratuito i primi 20 minuti), ma spesso ci sono lunghe code per entrare, e aumenteranno man mano che la stagione estiva entrerà nel vivo. Così, per non prendere la multa, la gente si assiepa fuori dell’aeroporto, oppure si rassegna ad entrare in uno degli altri park interni portando bei soldi a Save. Da mesi Deborah Onisto, capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale e delegata del sindaco per i rapporti con il Marco Polo, propone di rivedere completamente la convenzione tra Save e Comune, soprattutto riducendo l’ampiezza del perimetro aeroportuale e aumentando a 15 minuti i tempi massimi concessi prima che le telecamere inviino il segnale di violazione ai vigili urbani. Altrimenti da un sistema pensato per snellire il traffico e garantire la sicurezza dell’aeroporto si trasforma in un altro dei tanti modi per fare cassa.
 

Ultimo aggiornamento: 08:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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