Portogruaro. A4, incidenti a raffica nel tratto maledetto: «Servono la terza corsia e il casello di Bibione per integrare la Pedemontana e smistare i flussi»

Mercoledì 15 Maggio 2024 di Teresa Infanti
A4, incidenti a raffica nel tratto maledetto: «Servono la terza corsia e il casello di Bibione per integrare la Pedemontana e smistare i flussi»

PORTOGRUARO - «Terza corsia e casello di Bibione opere fondamentali per beneficiare fino un fondo del completamento della Superstrada Pedemontana Veneta e attrarre nuovi insediamenti produttivi».
La Fondazione Think Tank Nord Est, partendo come sempre da un'analisi della situazione infrastrutturale attuale e guardando alla programmazione futura, lancia uno spunto di riflessione ai quattro candidati sindaci di Portogruaro, città che, con il completamento della Superstrada, assumerà una nuova centralità, diventando un nodo all'intersezione di diversi corridoi. La Superstrada, integrandosi con la A28 Portogruaro-Conegliano, forma infatti una direttrice infrastrutturale alternativa all'A4. Con l'apertura del collegamento tra questa infrastruttura e l'A4, i flussi di attraversamento est-ovest possono dividersi al nodo di Portogruaro: si può percorrere la A4 in direzione Milano oppure si può utilizzare la A28 fino a Conegliano, imboccare la A27 verso sud fino a Spresiano e quindi prendere la Pedemontana fino oltre Vicenza. La Pedemontana, inoltre, consente un'alternativa ai flussi merci e passeggeri che transitano per il Brennero: infatti, è possibile "saltare" il nodo di Verona imboccando la Valsugana Trento e poi la Pedemontana a Bassano.

L'area di Portogruaro potrebbe quindi attirare nuovi insediamenti produttivi, logistici, commerciali e terziari. Tuttavia, secondo la Fondazione Think Tank Nord Est, vanno prima risolte le criticità locali nel sistema della viabilità.

CRITICITA'

Tra queste, il mancato completamento della terza corsia in A4 nel tratto tra Portogruaro e San Donà di Piave, scenario spesso di diversi incidenti. Le autostrade - spiega Antonio Ferrarelli, presidente della Fondazione Think Tank Nord Est - sono fondamentali per lo sviluppo del territorio ma oggi l'A4 non è nelle condizioni di svolgere questa funzione, a causa dei troppi disagi legati a code, incidenti e chiusure. Gli amministratori locali dovrebbero concordare una linea comune e dialogare con Autostrade Alto Adriatico per creare le condizioni affinché i lavori dell'ultimo lotto inizino il prima possibile e si concludano velocemente». Oggi i tempi di completamento della terza corsia si sono dilatati ed è al momento difficile ipotizzare un cronoprogramma delle opere mancanti. Secondo la Fondazione, è il territorio che dovrebbe definire l'ordine degli interventi.

SOLUZIONI

«Sui lavori previsti ai caselli - precisa Ferrarelli - gli amministratori dovrebbero condividere un ordine di priorità. A nostro avviso, alcune criticità legate all'ingresso a Portogruaro si risolverebbero con la realizzazione dello svincolo di Bibione, che libererebbe l'accesso a Portogruaro dai flussi turistici di attraversamento, ma anche dal traffico pesante diretto a San Michele, Fossalta, Villanova ed Eastgate Park. Quest'area, peraltro, potrebbe rilanciare il proprio ruolo grazie ad un accesso più diretto alla A4. Iniziare i lavori per la sistemazione del casello di Portogruaro, senza prima avere realizzato quello di Bibione, porterebbe ulteriori disagi. Non possiamo infine prescindere da un necessario adeguamento di strade e autostrade, al fine di gestire il movimento turistico e permettere la convivenza con i mezzi pesanti e al contempo dovremmo valutare di spostare almeno una parte delle merci su rotaia. Dobbiamo agire in fretta - avvisa Ferrarelli - perché il traffico sta continuando a crescere».

Ultimo aggiornamento: 17:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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