VERONA - Se non una rivoluzione, certamente è una svolta importante nel mondo della donazione di sangue quella annunciata ieri dall'assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin all'assemblea regionale di Avis Veneto a Bussolengo, nel Veronese. «La Regione Veneto - ha spiegato Lanzarin - ha voluto uniformare il sistema di prenotazione con l'avvento di un unico portale, al fine di permettere a tutte le donatrici e i donatori di prenotare la propria donazione di sangue ed emocomponenti in qualsiasi Centro di raccolta del sangue della Regione». Il "Portale Donatore" è il nuovo portale/App: sarà operativo come progetto pilota dal 7 maggio in tutto il Dipartimento trasfusionale di Vicenza (Ulss7 Pedemontana ed Ulss 8 Berica). Una volta conclusa la fase sperimentale, il nuovo sistema di prenotazione sarà esteso alle altre Ulss e quindi interesserà tutti i dipartimenti trasfusionali della Regione; in sostanza sarà possibile per un donatore rivolgersi anche a un centro diverso da quello di riferimento (evitando però di dover rifare l'idoneità). Indubbiamente un meccanismo che andrà ad agevolare i donatori, anche se l'Avis ha inteso mettere dei paletti ben precisi. «Ben venga il nuovo portale, che auspichiamo consenta di effettuare la donazione in qualsiasi Centro trasfusionale del territorio regionale senza la necessità di rifare l'idoneità - commenta la presidente di Avis Veneto, Vanda Pradal ma resti chiaro che la prerogativa della chiamata e della prenotazione è delle Associazioni di volontariato, nel nostro caso di Avis. Pensare ad un rapporto diretto tra Ulss e donatori, significherebbe compromettere l'identità associativa e il carattere volontaristico della donazione». La preoccupazione sottostante l'avvio del nuovo portale è che sia alla lunga depotenziato il ruolo dell'Avis. «La regia dell'Avis - osserva il direttore sanitario di Avis regionale Giovanni Lenzo - resta fondamentale per raccogliere le disponibilità e indirizzare il donatore, avendo l'associazione sempre il quadro aggiornato di dove serve sangue, di che tipo e via dicendo.
BILANCIO POSITIVO
Sul fronte dei dati è cresciuta la raccolta di plasma e lo stesso numero dei nuovi donatori è aumentato. Il plasma raccolto da donatori volontari Avis e dell'Abvs (l'associazione bellunese) nel 2023 è cresciuto dell'8,93% rispetto all'anno precedente, miglior risultato degli ultimi sei anni. Soddisfazione anche per il dato sui nuovi donatori, arrivati a 10.333, finalmente tornati a salire dopo quattro anni di calo. Buona anche la raccolta di sangue intero salita a 176.710 unità, pari al 73% del totale raccolto in Veneto. «Malgrado alcune difficoltà siamo riusciti a soddisfare il fabbisogno di sangue degli ospedali e dei malati della nostra regione evidenzia Pradal- e di mandare in lavorazione per la trasformazione in farmaci più del plasma preventivato».