Nuovo piano di Intesa per le uscite volontarie

Domenica 26 Novembre 2017
MILANO Ci potrebbero essere nuove consistenti uscite volontarie da Intesa Sanpaolo, oltre alle 4 mila oggetto di un accordo sindacale tra la banca e i sindacati nell'ambito dell'acquisizione delle ex banche venete. Cà de Sass sta infatti analizzando un piano di riorganizzazione che amplierebbe la platea di coloro che potranno uscire dalla banca, grazie a un scivolo lungo di sei anni verso la pensione. Un'ipotesi che fonti della banca non commentano, sottolineando che l'istituto è concentrato nel lavoro di implementazione del piano di integrazione della Popolare di Vicenza e di Veneto Banca. La riorganizzazione, che potrebbe interessare migliaia di dipendenti, coinvolgerà anche gran parte della prima linea manageriale che riporta direttamente al ceo, Carlo Messina. Con un cambiamento che sarà profondo e offrirà l'occasione per ridisegnare le aree di competenza del top management. Molte le prime linee che saluteranno la banca, come il Chief operating officer, Eliano Lodesani. Il progetto si interseca con il nuovo piano di impresa su cui Intesa è al lavoro e che vedrà la luce a febbraio 2018. Tra i cantieri aperti c'è anche quello dell'efficienza, con l'obiettivo di migliorare un cost-income, cioè un rapporto tra costi e ricavi, che vede la banca già ai primi posti in Europa. E l'azione sui costi, oltre che sul personale, potrebbe interessare anche le filiali, da molti anni oggetto di progressivo ridimensionamento da parte di tutta l'industria. Nel maggio scorso, prima dell'acquisizione delle banche venete, il Financial Times ipotizzava la chiusura di un terzo degli sportelli, potendo Intesa contare sul rafforzamento della rete derivante dall'acquisizione della Banca dei Tabaccai. «La nostra banca potrà essere lasciata solo dalle persone che scelgono di lasciare. Questi sono i principi chiari di Intesa Sanpaolo. Poi valuteremo se ci sono da fare riduzioni di filiali ma sempre nel rispetto delle persone che sono strategiche», aveva commentato Messina. Chiusi i 9 mesi con un utile di 2,47 miliardi e la conferma del pagamento di 3,4 miliardi di dividendi nel 2017, Intesa viaggia spedita verso il nuovo piano industriale. Rispetto al quale per ora sono stati anticipate solo alcune linee guida come l'intenzione di puntare sul wealth management per ampliare la base dei ricavi.
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