Matteo Cozzani, braccio destro di Toti accusato di aver «agevolato Cosa Nostra»: avrebbe promesso posti di lavoro in cambio di voti

È accusato anche di corruzione per l'esercizio della funzione

Martedì 7 Maggio 2024
Matteo Cozzani, braccio destro di Toti accusato di aver «agevolato Cosa Nostra»: avrebbe promesso posti di lavoro in cambio di voti

Arresti domiciliari anche per Matteo Cozzani, capo di gabinetto e braccio destro del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. È accusato di corruzione elettorale, aggravato dalla circostanza di cui all'art. 416-bis.1 c.p. perché, per l'accusa, avrebbe agevolato l'attività di Cosa Nostra. In particolare avrebbe agevolato il clan Cammarata del Mandamento di Riesi con proiezione nella città di Genova. È accusato anche di corruzione per l'esercizio della funzione.

Toti arrestato, da Aldo Spinelli a Matteo Cozzani: chi sono gli altri accusati di corruzione

Le accuse contro Matteo Cozzani

La promessa di posti di lavoro e appartamenti di edilizia residenziale migliori per convogliare i voti degli elettori appartenenti alla comunità di Riesi (Caltanissetta) di Genova (almeno 400 preferenze) verso la lista «Cambiamo con Toti Presidente» e verso l'indagato Stefano Anzalone e alcuni altri candidati della predetta lista non sottoposti a indagini: queste le accuse di corruzione elettorale per il capo di gabinetto e coordinatore regionale della campagna elettorale per la Lista «Cambiamo con Toti Presidente» Cozzani al quale è stata contestata l'aggravante di cui all'art. 416-bis.1.

Ultimo aggiornamento: 11:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA