È il regista che voleva José Mourinho dal suo primo giorno a Trigoria e che Tiago Pinto non è riuscito a comprare.
IL TENTATIVO
Spicci se paragonati ai 25 che voleva l’Arsenal due anni e mezzo fa per lo svizzero. La trattativa all’epoca era vicinissima alla conclusione, la Roma aveva fatto la sua offerta e i Gunners stavano per accettarla, poi qualcosa è cambiato. L’allenatore Mikel Arteta durante il ritiro si è reso conto che perdere un calciatore con quelle qualità sarebbe stato un autogol e allora gli ha parlato, comunicandogli che lo avrebbe messo al centro del progetto tecnico. Xhaka dopo alcune riflessioni ha accettato la proposta e respinto quella della Roma che, se avesse insistito di più probabilmente lo avrebbe convinto. Mourinho si è speso e non poco con il calciatore, anche il portoghese lo avrebbe reso una pedina centrale nel suo progetto, ma i soldi hanno fatto la differenza. Pinto si sarebbe dovuto esporre di più. Quell’anno il regista non arrivò, ma José vinse ugualmente la Conference utilizzando Mkhitaryan in quel ruolo facendo di necessità virtù. Il 6 luglio 2023 è tornato in Bundesliga a 25 milioni di euro firmando un quinquennale con il Bayer Leverkusen. Un mese e dieci giorni dopo che Paredes è arrivato in giallorosso, fino a diventare oggi quel regista che mancava alla Roma: «Ho un buon rapporto con De Rossi. Mi dice sempre le cose anche quando non riesco a fare bene. È un allenatore che mi parla tantissimo e sono felice e per me è uno stimolo», ha detto l’argentino. E sul Leverkusen: «Il Bayer ha tanti punti di forza, non perde da un anno. Sarà una partita molto difficile». Non impossibile.