Chissà se questo pareggio, che apparentemente sembra quasi un punto di non ritorno, potrà bastare per agguantare quel sogno chiamato Champions? Lo sapremo, forse, tra una settimana, quando la Roma andrà a Bergamo per blindare il quinto posto (l’Atalanta deve giocare con la Salernitana e deve recuperare il match con la Fiorentina a fine stagione) che al momento è a rischio.
La partita
La squadra di De Rossi fa quello che deve fare contro una Juventus brillante, che combatte palla su palla e che a tratti sembra anche superiore ai giallorossi. Fa quello che deve fare e il gol di Lukaku, arrivato al quindicesimo del primo tempo, non basta. Illude la Roma nel suo momento migliore e oggi i rimpianti hanno più il colore giallorosso che non bianconero. Bremer pareggia dopo un quarto d’ora e finisce così. In mezzo varie occasioni da gol da una parte e dall’altra, bravi Svilar (su Locatelli e Kean), ottimo Szczesny (su Pellegrini e Abraham). Dybala gioca solo quarantacinque minuti, è stanco e acciaccato e il cammino della Roma non finisce qui: come detto, c’è Bergamo domenica e giovedì c’è il Leverkusen, dove la squadra giallorosso vivrà la sua notte della “speranza finale”.
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De Rossi sa che non può contare su tutti al cento per cento e gestisce i giocatori anche durante la partita: oltre a Paulo, via via fa uscire Lukaku e Pellegrini, aumenta la freschezza ma la qualità si abbassa. Allegri, che è a un passo dalla Champions, se la gioca con i migliori e sfrutta un Chiesa formato Nazionale.