«Il tuo pacco postale è bloccato», ondata di sms truffa per carpire informazioni sensibili

Sono decine i casi segnalati a Pescara dall'azienda e dalla polpost. L'invito a evitare di rispondere

Mercoledì 1 Maggio 2024 di Patrizia Pennella
«Il tuo pacco postale è bloccato», ondata di sms truffa per carpire informazioni sensibili

Arrivano a ondate, a volte in coincidenza con ordini effettuati su siti online. Sono i messaggi truffa per il finto pacco. Negli ultimi giorni sono tanti i pescaresi a ricevere mail con l’intestazione di Brt, che reclama per un plico rimasto bloccato in giacenza, o sms da parte di Poste che pure non riescono a recapitare qualcosa. Capita così che sullo smartphone arrivi un messaggio che parte da una mail ovviamente non inserita nei contatti: “Poste italiane: il tuo pacco è arrivato al magazzino, tuttavia è trattenuto e non po' essere consegnato a causa di informazioni sull’indirizzo poco chiare.

Si prega di confermare l’indirizzo nel collegamento entro 12 ore” Segue un link su cui cliccare e che ovviamente non porta sul portale di poste italiane. Per aggirare possibili ostacoli seguono altre istruzioni: «Per favore rispondi con Y. Quindi interrompi l’sms e riapri il collegamento di attivazione sms, oppure copia il collegamento su Safari e aprilo. Buone vacanze dal team di Poste italiane!».

Ovviamente tutta questa operazione non porta a nulla di buono, se non a regalare dati a chi ne farà, dal proprio punto di vista, buon uso. Così è anche per le più collaudate mail che arrivano con mittente (solo apparente) una società di trasporto, ma basta controllare con un po’ di attenzione per verificare che a spedire è un nominativo assolutamente improbabile. Anche nel caso del messaggio mail il trucco sta nell’invitare a cliccare su un link che trasferisce su una pagina “truccata” per liberare l’eventuale consegna e anche l’accesso a carte di credito o documenti personali che poi vengono utilizzati per furti di identità. Le aziende di trasporti avvertono i consumatori dei rischi, ma spesso le mail sono fatte sostanzialmente bene e a un occhio non particolarmente esperto possono sembrare autentiche. Il phishing viene accuratamente monitorato dalla Polizia postale ma, nonostante questo, anche nel Pescarese, qualcuno cade ancora nel tranello. Per questo le forze dell’ordine chiedono la massima attenzione quando si ricevono messaggi di questo genere. La prima accortezza da utilizzare è quella di non utilizzare mai i link contenuti nel testo: sono infatti proprio quelli il veicolo di acquisizione dei dati personali. Quando si sta attendendo un pacco è cosa utile utilizzare il tracciamento che viene inviato da chi spedisce, eventualmente anche copiando e incollando il numero identificativo sul sito della società di trasporti aprendolo autonomamente. Se si è consapevoli che nulla deve arrivare inutile pensare di star rinunciando all’occasione del secolo e impegnarsi a seguire le istruzioni: il risultato sarà soltanto quello di ritrovarsi il conto un po’ più povero.

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