Le richieste dei sindacati
Ma per i sindacati non basta. «Lo Stato deve pagare mensilmente un assegno pari al 50% dell'inflazione programmata per il mancato rinnovo del contratto successivo», spiega Marcello Pacifico del sindacato Anief. «In media - agiunge si tratta di una cifra importante: 2.000 euro, al netto di quanto ricevuto a dicembre con assegno relativo ad anticipo rinnovo contrattuale 2022-2024, e riguardano l'indennità di vacanza contrattuale assegnata solo in piccola parte».
Ciò che viene contestato allo Stato e al governo è che, invece di farlo (spendendo per questo i 5 miliardi stanziati per gli aumenti), preferisce tenere i soldi in cassa in attesa del rinnovo contrattuale. «Fino a quando questo non avverrà - conclude Pacifico - In attesa del rinnovo del contratto di categoria, noi continueremo a proporre e portare avanti appositi ricorsi, per personale di ruolo e precari, finalizzati al recupero della piena indennità di vacanza contrattuale: in pratica, portiamo avanti delle azioni giudiziarie per il recupero del doppio dell'assegno ricevuto a dicembre 2023, esattamente come dice la legge in vigore».