MEDIO ORIENTE

Gaza, l'Italia e 12 Paesi a Israele: «Aprire i valichi per gli aiuti, contrari all'operazione a Rafah»

Le ultime notizie in diretta sul conflitto in Medio Oriente

Venerdì 17 Maggio 2024

Italia e 12 paesi a Israele: "Aprire valichi per gli aiuti a Gaza"

I ministri degli Esteri dell'Italia e di 12 paesi (Canada, Danimarca, Francia, Finlandia, Germania, Giappone, Nuova Zelanda, Olanda, Regno Unito, Svezia, Australia e Corea del Sud coordinati da Antonio Tajani in quanto Italia presidente del G7) esortano in una lettera all'omologo israeliano Israel Katz il governo di Israele «a consentire l'ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza attraverso tutti i valichi pertinenti, compreso quello di Rafah».

Pur prendendo atto «della decisione del governo di Israele su un elenco completo di misure», i 13 paesi chiedono «ulteriori passi», a partire dalle azioni per proteggere i lavoratori delle organizzazioni umanitarie e i giornalisti. Bisogna, sostengono, «lavorare per un cessate il fuoco sostenibile per evitare ulteriori vittime, per consentire a più aiuti di raggiungere la popolazione di Gaza e per permettere la ricostruzione del sistema sanitario». Tra le richieste, oltre al ripristino di tutti i servizi idrici, elettrici e di rete, serve «facilitare le operazioni umanitarie a Gaza» e «garantire la sicurezza del personale umanitario e lo svolgimento sicuro e regolare delle operazioni, anche da parte dell'Unrwa». «Fin dall'inizio della crisi - affermano i ministri degli esteri dei 13 Paesi - siamo stati collettivamente tra i maggiori fornitori di assistenza alla popolazione civile colpita a Gaza. In stretto coordinamento con le Nazioni Unite, in particolare con la coordinatrice senior per gli aiuti umanitari e la ricostruzione a Gaza, Sigrid Kaag, e con i partner regionali, siamo pronti a continuare a impegnarci con il governo di Israele in questi compiti chiave».

Israele: operazioni continuano a Rafah e Jabalya

L'esercito israeliano continua le sue operazione sia a Rafah, nel sud della Striscia, sia a Jabalya, nel nord dell'enclave palestinese. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui a Rafah le azioni proseguono «in numerose looghi» e i soldati «hanno smantellato un sito di lancio con razzi a lunga gittata» nella parte est della città.

A Jabalya, le truppe «hanno esteso le zone di combattimento e intensificato il controllo operativo della zona». Nel corso delle ultime 24 ore sono stati colpiti - secondo la stessa fonte - circa 60 obiettivi terroristici» in tutta la Striscia.

Israele: numerosi droni lanciati dal Libano

Numerosi droni sono stati lanciati questa mattina dal Libano nel nord di Israele, facendo scattare le sirene di allarme in diverse località, tra cui Nahariya. Secondo l'Idf uno di questi è stato abbattuto dal sistema di difesa aereo sul mare, mentre un altro si è schiantato vicino la comunità di Gaaton. Secondo i media, i lanci sono stati rivendicati dagli Hezbollah.

Calcio, Palestina chiede sospensione di Israele alla Fifa

La federazione calcistica palestinese ha chiesto la sospensione «immediata» di Israele dalla Fifa, l'organo di governo mondiale del calcio.

«La palla è nel tuo campo», ha detto il presidente della Federcalcio palestinese Jibril Rajoub al presidente della Fifa Gianni Infantino durante la riunione di Bangkok. 

Gaza, bombardata una scuola: 4 morti

Quattro persone sono state uccise e altre sono rimaste ferite dopo che un aereo israeliano ha bombardato una scuola che ospitava sfollati nel campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza.

Lo riferisce l'agenzia di stampa statale palestinese Wafa, sottolineando che «l'attacco all'alba alla scuola al-Jaouni ha fatto seguito a una serie di attacchi aerei e di artiglieria notturni da parte delle forze israeliane su case residenziali e rifugi da nord a sud di Gaza». 

I soldati israeliani della squadra di combattimento della 401esima Brigata continuano le operazioni in aree specifiche della parte orientale di Rafah. Lo rende noto l'Idf precisando che durante l'operazione i soldati hanno pilotato droni che hanno localizzato i lanciarazzi carichi e i razzi a lungo raggio pronti a essere sparati verso il territorio israeliano.

Questi lanciatori - si aggiunge - sono stati utilizzati dalle organizzazioni terroristiche nella Striscia di Gaza per lanciare razzi verso Israele negli ultimi mesi. In un altro raid mirato, i soldati hanno individuato importanti infrastrutture per il lancio di razzi nell'area di Rafah e razzi pronti per essere lanciati.

Ultimo aggiornamento: 24 Maggio, 16:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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