Udine Sicura a gamba tesa sulla nuova Ztl: «Una sciagura, favorisce accampamenti e spaccio nelle piazze»

Sabato 23 Marzo 2024 di C.D.M.
Udine Sicura a gamba tesa sulla nuova Ztl: «Una sciagura, favorisce accampamenti e spaccio nelle piazze»

UDINE - L'ampliamento della Ztl rischia di rivelarsi «una sciagura» anche sotto il profilo della sicurezza. Di più. La revisione delle regole per il traffico in centro sarebbe una scelta «inopportuna anche nei tempi, non sufficientemente ponderata e presa in modo unilaterale». Parola del presidente del comitato Udine Sicura. Dopo che lo Stato maggiore di Confcommercio ha tuonato sui possibili rischi della nuova regolamentazione e mentre continua la raccolta di firme contro la nuova Ztl, anche il discendente di Arturo Malignani, che fece di Udine «la quarta città al mondo illuminata elettronicamente», ci va giù duro.

Pro e contro l'allargamento della Ztl

Federico Malignani prende posizione da presidente del comitato: «Udine Sicura ritiene che l'allargamento della Ztl, soprattutto se effettuato in un momento di emergenza sicurezza», «possa rivelarsi una sciagura: fatto in questo modo ed in questi tempi non sarebbe certamente un progresso. È ormai un dato di fatto che le piazze, spesso poco o male illuminate - prive di traffico e movimento - favoriscano i gruppi di persone che vi si accampano, lo spaccio e sono spesso trasformate in ring per le risse o teatro di aggressioni».

Malignani volge lo sguardo alla «desolazione serale di piazza XX Settembre per capire cosa diventerà piazza Garibaldi. Basta frequentare vicolo Sillio, vicolo Brovedan o Corte del Giglio e vicolo della Banca, rifugi di ubriachi, mercati di spaccio, luoghi pericolosi da attraversare con l'oscurità e spesso anche in piena luce, per capire cosa diventerà piazza San Cristoforo. Mentre la polizia municipale fatica a mantenere il decoro e la legalità nel giardino Magrini, esattamente sotto le finestre della sua centrale, l'amministrazione e l'assessore Marchiol hanno l'idea di eliminare parcheggi, movimento e presenza di persone in zone a rischio sicurezza e proprio nel momento in cui illegalità e delinquenza raggiungono una diffusione ed una frequenza mai prima registrate in città». Malignani rammenta che «la rissa di qualche giorno fa in piazza Libertà, immortalata anche in un video, vede inquadrati anche due bambini che, prima si nascondono e poi fuggono verso il padre. È l'immagine, perdente, di una città abbandonata alle "squadracce" - un termine durissimo, quello scelto da Malignani - di ragazzi privi di sorveglianza, accolti in modo del tutto inadeguato senza che nessuno imponga loro delle regole». «Sì, le vogliamo chiamare "squadracce" visto che c'è anche chi ha recentemente negato l'esistenza della baby gang in città», aggiunge. Il comitato si unisce all'allarme lanciato da Confcommercio, «giustamente preoccupata».

La Lega: «De Toni faccia un passo indietro»

Per la capogruppo leghista Francesca Laudicina, «è quello che pensano tutti quelli che frequentano e vivono in centro. Non è il pensiero di quelli che vivono a Tricesimo, Godia e Laipacco. Il sindaco De Toni faccia un passo indietro e così anche i suoi assessori che come fanatici copiano male sperimentazioni di altre città senza contestualizzarle. Non si è mai vista una sollevazione popolare di questo tipo in città: forse è il frutto della condivisione immaginaria e dell'erronea teoria del win-win». Poi Laudicina alza l'asticella. «De Toni a questo punto dovrebbe togliere le deleghe all'assessore Marchiol e pubblicare il patto che hanno firmato prima del ballottaggio, così finalmente capiremo perché l'assessore impera e, con circa 1.400 voti (1.413 ndr), quanti ne ha ottenuti con la sua lista Spazio Udine, gli si permette di distruggere la città. Con poco più di 1.400 voti gli si consente di condizionare la vita di tutti. Parla di coesione sociale, ma non fa niente per agevolare la coesione nei fatti. Il Pd, che ha preso quasi cinque volte in più dei voti di Spazio Udine, si lascia condizionare. Anche a voler contare i voti delle liste della coalizione che ha sostenuto Marchiol, ossia 2.544 consensi, meno di quelli che ottenne la sola Lega alle elezioni (3.307 ndr), gli si permette di girare la città come un calzino»
Intanto l'amministrazione lancia un nuovo appuntamento aperto alla città per parlare del progetto di Piazza Garibaldi,il 27 marzo alle 18 nell'aula magna della Manzoni. Marchiol nell'occasione illustrerà i risultati del questionario già svolto e ne proporrà un secondo, rivolto ai genitori degli studenti della scuola media. Saranno mostrati in anteprima anche i nuovi arredi tattici provvisori e sarà mostrata una prima ipotesi di arredo della piazza. «Siamo convinti che solo attraverso l'ascolto e il dialogo con le udinesi e gli udinesi che vivono la piazza quotidianamente possiamo realizzare uno spazio pubblico sicuro, accogliente e accessibile per tutte e tutti», conclude Marchiol.

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